De Rossi: “Meno brillanti di altre volte. Come gestire le energie? Non siamo stati aiutati. In Europa League, due battaglie contro una squadra imbattuta”. VIDEO!

23.04.2024 08:01 di  Marco Campanella   vedi letture
De Rossi: “Meno brillanti di altre volte. Come gestire le energie? Non siamo stati aiutati. In Europa League, due battaglie contro una squadra imbattuta”. VIDEO!
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Al termine di Roma-Bologna, ha parlato Daniele De Rossi

Daniele De Rossi a DAZN 

Non la solita Roma: è mancata brillantezza sottoporta?
“Sì, un po’ meno brillanti delle altre volte, ma di fronte avevamo una squadra che gioca bene, si muove tanto e ti fanno apparire meno brillanti. Abbiamo vinto delle partite in cui eravamo stati perfetti sottoporta e l’avversario magari aveva tirato di più. Complimenti al Bologna, non ha rubato niente. Ha fatto il suo. Era una partita abbastanza equilibrata, soprattutto nel primo tempo sullo 0-0 eravamo andati vicino a sbloccarla. Sbloccarla per primi forse ci avrebbe dato un po’ di energia. Il nervosismo sì c’è stato… che ci possiamo fare. Non possiamo farci innervosire così tanto per un giallo sbagliato, perché ok non era giusta, ma non abbiamo perso per quello. Poi subiamo il gol subìto dopo… però i ragazzi hanno fatto la partita fino alla fine”. 

Forse c’era troppa pressione?
“No, perché sarebbe grave. Siamo adulti, esperti. Facciamo questo lavoro da tanto, siamo abituati a gestire i momenti belli ma anche quelli brutti. Negli scontri diretti finora avevamo fatto bene. Veniamo da un ciclo di partite abbastanza toste e l’avevamo gestita bene anche dal punto di vista nervoso. Abbiamo fatto una partita non eccezionale ma secondo me nel corso del secondo tempo dopo il 3-1 siamo sembrati inferiori al Bologna, ma per il resto è stata equilibrata”. 

Avete recuperato due volte palla e avete avuto due occasioni. Il Bologna ti fa correre tanto, finché c’era energia l’avete fatto. L’aspetto mentale ha inciso? Oggi la squadra si è fatta un po’ trascinare:
“Sì. Sono stato calciatore, ci sta innervosirsi, ma non deve influenzare il tuo stare in campo e la tua tenuta. Anche se, se guardi i numeri, eravamo dentro la partita. Forse meno bene rispetto al solito, ma non hanno mollato. Non hanno sbroccato, come si dice a Roma. Se vogliamo essere perfetti e se vogliamo continuare questa rincorsa, dobbiamo sapere gestire i momenti. Non solo le ammonizioni, ma una squadra esperta non deve prendere gol al 44’ o dopo il 2-1 perché l’inerzia era a nostro favore. Il 3-1 invece ci ha praticamente ammazzato. Io non gli posso dire niente, se non che sono errori che si fanno e che cercheremo di migliorare. L’atteggiamento avuto, nervosismo in più o meno, è stato il solito dei ragazzi che conosco”. 

Abraham è sembrato stanco, Azmoun invece un grande recupero:
“Abbiamo tanti attaccanti di livello. Tammy ha fatto una partita onesta, a volte ci sta dopo un infortunio così lungo avere degli up and down. Azmoun è rientrato da pochissimo, non potevo farlo giocare da subito ma sapevo sarebbe entrato. Sono contento per il suo gol perché per noi lui è importante, ha qualità. È diverso dagli altri due attaccanti e ci tornerà utile, come è Tammy che si è sacrificato molto giovedì”.

Come gestirà le energie in vista delle prossime gare?
“La gestione delle energie… non siamo stati molto aiutati ma non ci torniamo più. Non lo so. Non è un discorso di energie andare a giocare 20 minuti, probabilmente nelle gambe faremmo più fatica allenandoci a Trigoria. Ma mentalmente… il viaggio, preparare un’altra partita dopo solo due giorni, non sarà semplice. Ma facciamo finta sia una partita di Europa League, il giovedì ci tocca sempre e andiamo. Abbiamo perso una partita, ne usciamo dispiaciuti ma non distrutti. La corsa è ancora lunga, anche in Europa. Faremo due partite che saranno due battaglie contro una squadra imbattuta. Siamo molto positivi, a parte per il risultato di stasera”. 

Quanto teme l’Atalanta per la corsa Champions?
“Temiamo e rispettiamo tutti. Hanno un punto in meno e recupereranno una partita a fine anno. Sapevamo sarebbe stata difficile. Il nostro problema non è i punti, ma quante squadre hai davanti. Quando ne hai tante davanti, capita che ci sono squadre come il Bologna che fanno grandi annate. È ancora lunga, c’è anche la Lazio che è a 3 punti. Mancano poche partite, tutte difficili. Sappiamo che sarà un momento con partite di livello alto. A volte va bene, a volte si devono fare i complimenti all’avversario”. 

Daniele De Rossi in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Marco Rossi Mercanti)

Il Bologna, a tratti, ha fatto una partita sontuosa. La differenza è stata fatta dalla percentuale sotto porta: è una chiave di lettura?
“Lo è, fare gol non è poco importante in questo sport. Abbiamo vinto partite dove la media realizzativa era più alta, partite dove l’avversario poteva fare più gol, ci sta. Se fossimo andati in vantaggio nel primo tempo, avremmo visto una partita diversa ma ci sta, ci sta di non segnare e che lo facciano gli avversari. Ci stanno tanti minuti per riprenderla, però il Bologna avrà segnato tutte le occasioni che ha avuto ma hanno giocato bene, dopo il vantaggio hanno fatto bene, hanno allungato le distanze. Non eravamo pronti per una gara di rincorsa per 70 minuti”.

Nervosismo con Maresca era qualcosa di pregresso? Quanto ha inciso? Ha parlato con Maresca?
“Penso che una squadra forte, se è vero che si è fatta innervosire dall’arbitro, deve farlo se ti butta fuori un giocatore che ti cambia la partita o ti fischia un rigore che non c’è. Ha sbagliato i primi due gialli, ma non dobbiamo lasciarci innervosire, poi abbiamo avuto le occasioni con El Shaarawy e Paredes, invece che innervosirci e fare gol, lo hanno fatto loro e abbiamo aggiunto nervosismo per il risultato. Per il resto, ha fatto bene l’arbitro, se c’è stato qualcosa in passato è un peccato, non possiamo portarci dietro scorie di quello che è stato, anche in una gara così… All’inizio mi ha disturbato, ma non l’abbiamo persa per l’arbitro. Ho detto solo che dopo tre minuti Maresca ha cambiato l’atmosfera, non ho visto cosa sia accaduto, ma penso doveva ammonire un loro giocatore e non un nostro. Nell’arco di una partita che ci ha detto tante cose, non può essere un fattore importante”.

Come ha gestito questi giorni?
“Ho fatto la formazione cercando di mettere quelli che pensavo ci avessero fatto vincere. Negli ultimi anni abbiamo fatto delle cavalcate lunghe in Europa e dobbiamo avere giocatori pronti a giocare più volte in una settimana, non ho visto giocatori particolarmente stanchi se non Abraham che dopo la gara contro il Milan ha perso un po’ di lucidità. Tutti si sono sforzati fisicamente, poi l’1-3 ci ha un po’ ammazzati e recuperare due gol a una squadra che fa girare bene palla, ti fa sembrare più lento e in forma di quello che sei ma è una delle loro qualità. Sono stati loro, ma non penso che sia la stanchezza ad averci penalizzato così tanto, ogni tanto guardiamo i numeri, Salernitana, Hellas Verona, Lecce potevano fare qualche gol in più e i numeri con il Bologna non ci sono stati così amici, non vogliamo punti indietro e regalarli oggi”.

Ha pensato di dare qualche minuto di respiro a Pellegrini e Dybala? Perché Bove gioca poco?
“Bove era stanco, ha giocato gli stessi minuti degli altri con il Milan. Lei mi parla di Dybala e Pellegrini, ma sull’1-3 li ho tenuti in campo anche se un po’ stanchi perché avrebbero potuto portarmi sul 2-3 o 3-3. Credo che con Dybala in campo siamo più pericolosi e rischiamo di fare gol più spesso, così come per Pellegrini. Bove ha giocato una gara fondamentale tre giorni fa”.

Che cosa vi è mancato? Siete dispiaciuti per quello che non avete fatto dall’altra parte del campo?
“Non è che sfrutti la parità numerica, devi cercare la superiorità. Loro venivano ad aspettarci sulla trequarti, erano ben messi e l’hanno preparata bene. Non lo so, credo che avremmo potuto perdere qualche pallone in meno. Devi provare a gestire la palla con più qualità, abbiamo perso qualche palla di troppo e se giochi con una squadra meno abile la recuperi, con il Bologna no. Nella parità numerica devi rompere con un dribbling o passaggi veloci e non ci siamo riusciti, forse abbiamo tirato più di loro ma forse è stata una partita troppo negativa per i miei giocatori”.

Quanto è importante alla crescita tattica anche una crescita mentale? In questo rush finale bisognerà gestire questo tipo di situazioni.
“Non ho ancora rivisto il match, però che cosa hanno fatto di clamoroso i giocatori in campo per farvi saltare all’occhio questo nervosismo folle? Potevamo essere più lucidi ok, poi voi giudicate la partita influenzati dal risultati, lo facciamo quando vinciamo che siamo fenomeni e quando perdiamo che sembra tutto negativo. Tra le ammonizioni importanti che abbiamo subìto, ci siamo innervositi, ma potevamo segnare. Il calcio è fatto di falli, io non ho visto una squadra andare fuori di testa, abbiamo perso le distanze tatticamente alla fine e di fiato, ma ci può stare in questo punto della stagione. Voglio giocare che si innervosiscano, io lo facevo, è una cosa sana la protesta, il nervosismo. Sono arrivato qui e ho percepito una situazione di chissà che cosa, io non sono un chirichetto, mi piacciono i calciatori che hanno la mosca sotto al naso, è sintomo di essere vivi e di essere squadra, dopo cinque minuti se segna El Shaarawy mi avreste fatto i complimenti. Il risultato ci fa sembrare tutto più nero o estremo, i ragazzi hanno fatto una buona partita, eravamo tutti nervosi per il risultato, dopo l’1-3 andavano forte e vanno fatti i complimenti aal Bologna. Io ringrazio la squadra per come si è comportata fino alla fine, dobbiamo ringraziare la Curva intera che ha applaudito e cantato per i giocatori. A volte hanno la percezione di una squadra che molla, ma se ci hanno applaudito, a parte gli errori fatti da me e dalla squadra, hanno capito che ci abbiamo provato fino all’ultimo”.

De Rossi ai canali del club

"Paredes prima prende il giallo, si innervosisce ma poi ha una grande occasione. Quindi la squadra ha continuato a giocare. Siamo stati forse meno brillanti di altre volte, però il Bologna è forte. Giocano bene, soprattutto se vanno in vantaggio, trovano spazi per fare possesso palla e farti correre a vuoto. Non eravamo nella condizione migliore per fare questo tipo di partite. Ci sono state partite in cui al primo tiro abbiamo segnato, oggi non siamo riusciti e questo poi pesa. Loro hanno fatto gol al primo tiro e questo pesa nello svolgimento della gara. La squadra ha fatto una partita corretta, meno positiva del solito ma corretta". 

Ora bisogna ritrovare la calma:
"Stiamo rincorrendo da molto. Al di là dei punti in meno, avevamo tante squadre davanti. Ora abbiamo tante squadre che ci rincorrono. I punti di differenza sono pochi. Può succedere di tutto. Ci aspettano partite difficili ma abbiamo le qualità per poterle vincere e mantenere la posizione in classifica".

Come si gioca una partita di 18 minuti?
"18 minuti... la prepari cercando di partire nel modo più forte possibile. Abbiamo fatto tante partite in cui abbiamo segnato nei primi 18 minuti, quindi segnare un gol non è impossibile. Gestire il viaggio, il ritorno... quello è più complicato. Però questo è stato deciso e andremo lì che questi sono punti che ci potrebbero servire tantissimo".