Roma-Sampdoria 3-0 - Scacco Matto - Quanto è mancato Wijnaldum finora

03.04.2023 22:45 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Roma-Sampdoria 3-0 - Scacco Matto - Quanto è mancato Wijnaldum finora
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La Roma archivia la pratica Sampdoria con un 3-0 maturato nella ripresa.

LE SCELTE - Entrambi gli allenatori decidono di schierare la difesa a 4. José Mourinho schiera Zalewski, Smalling, Llorente e Spinazzola davanti a Rui Patricio. Matic si posiziona come vertice basso del centrocampo, con Wijnaldum da una parte e Pellegrini dall'altra. Dybala ed El Shaarawy agiscono dietro a Tammy Abraham, che vince il ballottaggio con Belotti.
Stankovic risponde con un 4-2-3-1 con Winks e Rincon in mezzo al campo mentre Leris, Cuisance e Djuricic alle spalle di Gabbiadini.

AGGRESSIVITÀ - I giallorossi iniziano cercando di mettere pressione alla Sampdoria per disturbare la costruzione genovese, con Abraham e Dybala sui due centrali mentre Pellegrini va su Rincon.

DOVE VUOLE COLPIRE LA SAMP - La squadra di Stankovic costruisce a tre con Rincon che si abbassa sulla linea difensiva, consentendo a Zanoli e Augello di alzarsi. La formazione blucerchiata ha l'obiettivo di attaccare sulla fascia sinistra, dove Augello può ingaggiare un duello con Zalewski. Non a caso, nella prima parte di gara in più di un'occasione Rincon ha effettuato un cambio di gioco proprio per l'esterno sinistro doriano. Bravo Zalewski a non farsi saltare e bravi Smalling e Llorente a fare buona guardia sui cross proprio di Augello.

LAVORO A CENTROCAMPO - Matic si fa carico di mettere ordine e lo fa benissimo, non solo facendo sembrare facili le cose difficili, non solo muovendosi con apparente serenità nel traffico senza perdere palla, ma dando palloni con una qualità eccelsa, mandando per due volte in porta Wijnaldum. Con il serbo vertice basso, Pellegrini e Wijnaldum si muovono bene in maniera armonica. Quando sale uno, l'altro rimane basso con la prevalenza dell'olandese negli inserimenti, così come è lecito aspettarsi viste le caratteristiche dell'ex PSG, che penetra nel corridoio destro con abilità e intelligenza. Capisce prima degli altri dove potrebbe finire il pallone ed è abilissimo nel farsi trovare smarcato, sgusciando dalle marcature avversarie. Più sale di condizione e più aumentano i rimpianti per non averlo avuto fin dall'inizio della stagione.

ESPULSIONE - La partita cambia, ovviamente, dopo il rosso sventolato a Murillo, che lascia la Samp in 10. Tutto nasce da un'ottima palla filtrante da parte di Llorente, protagonista di una bella gara, e Abraham, che mette il piede prima di Murillo e conquista il fallo, propiziando il secondo giallo per il difensore doriano. Stankovic interviene mettendo Murru al posto di Cuisance mentre Mourinho, prima di buttare nella mischia Solbakken, assiste al gol di Wijnaldum. Lo Special One decide, quindi, di sostituire semplicemente Abraham con Belotti, senza modificare nulla dal punto di vista tattico.

CALO MENTALE - I giallorossi amministrano la gara ma senza affondare il colpo e mostrando un leggero calo, che consente alla Samp di guadagnare qualche metro, pur senza creare occasioni vere e proprie, ma insidiando la metà campo giallorossa.

SOLBAKKEN - Mourinho toglie così Pellegrini per inserire Solbakken, per sfruttare le sue abilità nello spazio, abbinate a quelle di El Shaarawy, mentre Dybala si accentra. E proprio il norvegese, dopo il rigore realizzato da Dybala, propizia il 3-0 giallorosso con un assist perfetto per il Faraone, che chiude la gara con un colpo da biliardo.