Altafini: “Dispiace vedere gli screzi tra Roma e Juventus”. Mazzola: “Nell’Inter c’è un gruppo che non accetta il lavoro dell’allenatore”

13.05.2018 11:19 di  Emiliano D'Ambrosio   vedi letture
Altafini: “Dispiace vedere gli screzi tra Roma e Juventus”. Mazzola: “Nell’Inter c’è un gruppo che non accetta il lavoro dell’allenatore”
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Josè Altafini, ex giocatore di Milan e Juventus, è stato intervistato da TeleRadioStereo durante la trasmissione La Signora in Giallorosso ed ha parlato della sua carriera. Con l’italo-brasiliano è intervenuto anche Sandro Mazzola, ex giocatore dell‘Inter. Queste le loro parole:

Altafini: «Ho sopportato Mazzola tutto il giorno l’altro ieri. Ho avuto il grande piacere e onore di portare il nome del papà di Sandro per tanto tempo. Avevo vinto il Mondiale a suo nome e quando sono arrivato in Italia mi hanno tolto il nome di Mazzola”.

Sei stato molto vicino alla Roma?
«Quando giocavo nel Palmeiras la Roma ha mandato un osservatore. C’è stata una partita col Vasco da Gama, abbiamo pareggiato con due gol miei e abbiamo fatto melina. Questo osservatore è tornato in Italia ha detto che ero bravo ma epilettico».

A Mazzola: tu molto vicino alla Juventus…
«Si”.

Altafini: «Non potevano giocare due Mazzola insieme, era dura (ride, ndr). Milan e Inter era impossibile che si scambiassero un giocatore, ora non è così».

A Mazzola: era più facile da Inter a Juve, tipo Sarti…
«Sì. Un giorno ad Appiano finisco l’allenamento e vedo una macchina targata Torino. Questo signore mi dice di venire ed era della Juventus. Gli chiesi come avesse fatto ad entrare e mi disse: “Noi della Juventus entriamo dappertutto”».

Ad Altafini: Vi sareste integrati?
«Siì, Sandro partiva da lontano. Chi gioca male non è un grande giocatore».

Altafini: «Nel 1970 il Brasile ha giocato con 4 mezzali».

A Mazzola: Inter-Real di Champions, che hai provato?
«Uno spettacolo».

Ad Altafini: quando l’Inter ha perso che cosa hai provato?
«Non sono tifoso di nessuna, ho scelto il Barcellona così mi sono liberato. Amo i calciatori, tifo Messi e Neymar, Ronaldo grande giocatore ma non rientra nella mia poesia. È uno di forza».

A Mazzola: anche tu la pensi così?
«A me piace Ronaldo, dammelo alla mia squadra che lo prendo sempre».

Altafini: «Nella mia squadra non può giocare».

Ad Altafini: mi dici due cose che sono cambiate nel calcio? Dal tuo ad oggi…
«La tecnologia, i campi che erano brutti, il pallone pesante, gli scarpini, l’alimentazione. Sono tante cose. Non è vero che noi non eravamo veloci, era il gioco che era più lento».

Ad Altafini: Messi a che pagina è del manuale del calcio?
«Oggi i telecronisti non hanno invenzione, dicono sempre le stesse cose. Oggi trovo molte persone che me lo dicono “perché non fai più telecronache?”, perché i raccomandati vincono contro la competenza».

A Mazzola: perché l’Inter fa sempre le stesse stagioni? E’ successo con Pioli, Mancini…
«Difficile da capire. C’è un gruppo che non accetta il lavoro dell’allenatore, per un po’ si e poi basta. Poi si va a p*****e».

Perché non c’è Prisco…
«Era un fenomeno».

Ad entrambi: per un attaccante quanto incide vedere uno forte come Alisson davanti?
Altafini: «Quando l’attaccante arriva davanti al portiere ha tre possibilità: dribblarlo, piazzare e tirare forte. Con un portiere forte tiri un cannonata».
Mazzola: «Prima partita in Nazionale contro il Brasile portiere Gilmar, il rigorista prende la palla e me la dà a me. Me la sono fatta addosso perché era forte. Metto la palla sul dischetto e guardo dappertutto e vedo uno degli avversari che dice a Gilmar dove l’avrei tirato. Ho guardato il palo alla sua sinistra, lui si è spostato e ho tirato a destra».

Altafini: «Baggio, Mazzola, Rivera, io e Totti. Così facciamo vedere che i giocatori si integrano, tutti col numero 10».

Ad Altafini: atasera chi tifi?
«Nessuno. Tifo Barcellona».

Altafini: «I rapporti tra Roma e Juve erano buoni poi dopo sono cominciati gli screzi e mi dispiace. Sono due società che possono andare d’accordo».

A Mazzola: ual è il tuo giudizio sul VAR?
«Faccio un po’ fatica, apparteniamo ad un’altra generazione. Bisogna usare questi strumenti ma non mi sono ancora integrato».

A Mazzola: voto a Spalletti e agli acquisti?
«7 al mister, acquisti non mi piacciono».