Pastore e Pau Lopez all'ippodromo delle Capannelle. FOTO!

13.07.2020 08:35 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Pastore e Pau Lopez all'ippodromo delle Capannelle. FOTO!
© foto di Domenico Savi

Ieri all’Ippodromo Capannelle si sono materializzati i profili inconfondibili prima di Bruno Giordano, poi di altri due ospiti d’onore doc, i calciatori della Roma, Javier Pastore e il portiere giallorosso Pau Lopez.
La suggestiva commistione tra ippica e calcio in questa magica giornata del Derby Day, sublimata con la presenza in Terrazza Derby di tre grandi nomi del calcio romano, ha confermato in maniera evidente l’importanza dell'evento che, ieri, ha richiamato sulle gradinate dell’impianto capitolino una rumorosa ed entusiasta folla di appassionati.
Accompagnato dal noto comico ed imitatore Gianfranco Butinar (protagonista di un gustoso siparietto al posto dello speaker ufficiale di Capannelle con le voci di Capello, Sarri e Galeazzi), Javier Pastore ha confermato la sua passione per i cavalli, coltivata già da quando era a Parigi: "L’ippodromo era vicino casa mia, così ho imparato ad apprezzare questo mondo. Oggi siamo qui per goderci questa bella giornata in compagnia di amici proprietari di cavalli".

Organizzato da Hippogroup Roma Capannelle, Il Derby Day è ormai un appuntamento storico per il mondo dei cavalli. 10 corse iniziate alle ore 16.00, con un momento clou alle ore 20.00: il 137° Derby Italiano di galoppo, quest’anno sponsorizzato dall'Università Campus Bio-Medico di Roma. Due minuti e mezzo di gioie, speranze, attese, passione e sogni, per celebrare la vittoria del miglior cavallo purosangue di tre anni. Una corsa epica che da sempre rappresenta il sogno, il desiderio, il fiore all'occhiello di ogni operatore del settore, la corsa di Ortello, di Donatello, di Nearco, di Botticelli, tutti fuoriclasse del galoppo mondiale. Senza dimenticare però le altre prestigiose corse di giornata: il Premio Presidente della Repubblica LP Roma Boutique Legale & Professionale, il Premio Carlo D'Alessio e il Premio Tudini

© foto di Domenico Savi