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L'Almanacco della Città Eterna - 18 aprile

di Stefano Crivelli

Dal 21 aprile del 753 a.C. ai giorni nostri.

Il 18 Aprile del 1729 si conclude il primo soggiorno a Roma dello scrittore Montesquieu.

“La maestà del popolo romano, di cui parla Tito Livio, è molto degradata. Questo popolo è oggi diviso in due classi: le puttane e i servi o staffieri. Coloro che sono di condizione superiore, eccettuati una cinquantina di baroni o principi, che non contano niente, è gente che non fa che passare, e strada facendo fa la sua fortuna, ed entra nel governo, e ne occupa i primi posti. Ognuno sta lì come in una locanda, che si fa aggiustare per il tempo che ci deve rimanere. Oggi il popolo romano “est gens aeterna, in qua nemo nascitur”: tranne qualche bastardo. Il marchese Bolognetti mi ha detto che Roma ha 144mila anime; che ne aveva solo 120mila nel 1675; che è difficile trovare, su 100 persone, 10 che abbiano madre e padre romani e che siano nati a Roma”. (Montesquieu, Viaggio in Italia)

 

Accadde il 18 Aprile

1506 Giulio II pone la prima pietra della nuova Basilica di San Pietro, secondo un progetto di Donato Bramante. Michelangelo Buonarroti, sdegnato, fugge da Roma.

1879 Si inaugura il Servizio Postale nel nuovo Palazzo di Piazza San Silvestro.

1936 Muore Ottorino Respighi (nato a Bologna nel 1879), compositore, musicologo e direttore d'orchestra, noto soprattutto per una serie di poemi sinfonici dedicati a Roma: la “Trilogia romana”.

1948 I romani si recano alle urne per eleggere il primo Parlamento dell'Italia libera.

1978 Polizia e Carabinieri scoprono in un appartamento in Via Gradoli un “covo” delle Brigate Rosse. Quasi contemporaneamente a Roma viene trovato il comunicato n.7 in cui si annuncia l’avvenuta esecuzione di Moro. Il comunicato si rivelerà un falso.

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