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Abete: "No a ripetizione di Italia-Serbia"

di Alfredo Garofalo
Fonte: AdnKronos

Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, da Nyon, dove ha partecipato all'inaugurazione della sede Uefa, rimessa a nuovo, ha fatto chiaramente intendere di non gradire l'eventuale ripetizione della gara fra Italia e Serbia che martedì scorso fu sospesa in seguito agli incidenti provocati fuori e dentro lo stadio di Marassi dagli ultras ospiti. E' stata la federazione serba a ventilare questa ipotesi suggerendola a Platini. Ma sull'argomento il massimo dirigente della federazione italiana è stato categorico: "Bisogna non commettere l'errore di alimentare polemiche. La situazione in Serbia si è manifestata complessa. Ho rappresentato come, a mio avviso, sia mancato il coordinamento tra la federcalcio e la polizia serba, ma lasciamo spazio alla valutazione della commissione disciplinare. Tante volte si attacca perchè è un modo per difendersi". La questione è stata comunque dibattuta con lo stesso Platini: "«Ci siamo già incontrati, ci siamo salutati, come ho incontrato il presidente della Federcalcio serba. Ognuno di noi deve rimanere nel ruolo che ha. Ma è un passaggio delicato che richiede grande attenzione e rispetto. Lo stadio di Genova non ha gli stessi spazi dell'Olimpico, ma è uno stadio a norma, dove la Sampdoria ha giocato i preliminari di Champions e l'Europa League e l'Italia ha già giocato con la Georgia. Dispiace non avere una maggiore scelta di stadi in Italia, ma speriamo che andrà avanti il disegno di legge sugli stadi». Per la prossima gara casalinga dell'Italia, Abete assicura che «cercheremo di far riappacificare il tifo buono, ma non si può addossare la responsabilità di quanto successo a Genova alla federazione. Il calcio oltre ad essere protagonista è anche vittima di queste persone» 


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