Abodi: "Football Cares? Utile a recuperare la dimensione umana del calcio"
Fonte: ReteSport
Il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi ha parlato ai microfoni di ReteSport:
Questa è una settimana importante per la riforma dei campionati, incontrerà Tavecchio e si proverà a scendere da 22 a 20 squadre.
"E’ una settimana importante per tutti, sono decisioni che si prendono assieme. Se avessimo potuto decidere da soli lo avremmo fatto in questi 5 anni, troveremo una piattaforma comune. E’ necessario riformare non solo i campionati, ma l’intero sistema in ogni sua declinazione. Non è solo la modifica dei numeri dei partecipanti, servono una serie di scelte importanti che ci proiettino nei prossimi 10 anni di calcio in Italia che dovranno renderlo più competitivo e più credibile".
A proposito di credibilità, quanto è stato difficile ripartire dopo il caso-Catania?
"E’ stato difficile perché non ce l’aspettavamo, pensavamo di essere stati sufficientemente efficaci. Bisogna affrontare e contrastare queste situazioni con senso di responsabilità e dignità. Io vorrei che questo sia il campionato della svolta, al di là delle valutazioni tecniche, calcistiche e sportive dobbiamo dare le risposte in termini di comportamenti e linguaggi. L’esperienza vissuta in questi due mesi deve essere messa a patrimonio, per non farla succedere più; poi è chiaro che il rischio che qualcuno cada e si faccia prendere dalle umane miserie c’è sempre. Dobbiamo minimizzarlo e abbiamo raddoppiato gli sforzi in questo senso. La credibilità e la reputazione sono fondamentali per lo spettacolo sportivo e per qualsiasi impresa".
Una bella iniziativa a cui la Serie B ha aderito è Football Cares, proposta dalla Roma. Ha aderito la Serie B ma non hanno aderito grandi club della massima serie.
"Penso sia un ambito nel quale bisogna muoversi senza costrizioni, con sincerità e spontaneità. La responsabilità sociale è un versante su cui noi continuiamo a lavorare: il calcio ha il dovere di farlo e questo è utile anche a recuperare la dimensione umana che si è persa negli ultimi decenni, la propria anima ed anche il proprio pubblico".