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Ag. Mutu: "Sentenza del Tribunale? Possibile altro processo"

di Giulia Spiniello

Appello perduto, Adrian Mutu deve al Chelsea più di 17 milioni di euro come risarcimento per la squalifica subita dall'attaccante romeno per la positività alla cocaina ai tempi della sua militanza ai blues, nel 2004. Dopo la positività, il Chelsea stracciò il contratto di Mutu, che prevedeva altri 4 anni di durata.

Il Chelsea aveva chiesto un indennizzo dopo che Mutu aveva ripreso la sua carriera, prima alla Juventus e poi alla Fiorentina. La corte federale svizzera che ha esaminato l'appello ha quindi dato ragione alla Fifa e al Tas di Losanna, che avevano ritenuto corretta la richiesta dei blues, ritenendo che il contratto fosse stato unilateralmente rescisso per colpa di Mutu.

Non è chiaro se l'attacccante romeno sarà in grado di corrispondere al Chelsea la somma di 17 milioni e 173.990 euro, ai quali andrà aggiunto un 5 percento di interessi da applicare a partire dal 12 settembre del 2008, determinata dalle sentenze dei tribunali. Mutu, oltre tutto, sta scontando la squalifica di 9 mesi inflitta dal Coni per la positività ad uno stimolante proibito emersa in un controllo antidoping a gennaio. Mutu potrà tornare a giocare solo il 29 ottobre. Il caso Mutu-Chelsea si è trascinato per 5 anni.

«Aspettiamo che la sentenza del Tribunale federale svizzero ci venga notificata poi parleremo e decideremo con i legali di Mutu come muoverci. Non è escluso che si apra un altro processo alla Corte Europea». Lo ha dichiarato ai media rumeni Victor Becali, uno dei manager dell'attaccante della Fiorentina a seguito della decisione del Tribunale svizzero. 


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