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Agnelli: "I no alla Juve? I calciatori non sono pronti per i contratti a rendimento"

di Emanuele Melfi
Fonte: Tuttomercatoweb

Non è mai successo in tanti anni di gloriosa storia alle spalle, che un giocatore dicesse "no grazie" alla Juventus. Chiunque avrebbe fatto carte false per indossare la casacca bianconera e soprattutto poter rientrare negli annali della Signora. Forse si ha perso in magia e in prestigio. Forse il passato non significa più tanto. In una lunga intervista concessa a Sky, il presidente della società di Corso Galileo Ferraris, forse spiega involontariamente il perchè, alla domanda sui contratti a rendimento. "Viviamo un momento di trasformazione del calcio: in Europa sul piano regolamentare e in Italia con il contratto collettivo scaduto. Abbiamo l'opportunità di migliorare il calcio" riporta questa mattina Leggo, "e il nostro obiettivo è di essere trainanti. Vorremmo che si arrivasse a far combaciare i risultati aziendali con il trattamento economico dei giocatori, che però in questo momento non sono pronti a recepire il discorso. Noi siamo orgogliosi che il primo contratto aperto lo abbia firmato Motta, un giovane. In serie A un giocatore guadagna in media 700 mila euro. Siamo di fronte a gente che in cambio può concedere qualche cosa".


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