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Assogna: "Zeman candidato numero uno alla panchina della Roma. Diversità di vedute con Montella"

di Simone Francioli
Fonte: ilsussidiario.net

Il giornalista di Sky Sport Paolo Assogna, contattato dalla redazione del portale ilsussidiario.net, ha parlato della questione allenatore e delle possibilità di Zeman di sedersi sulla panchina giallorossa:


Dopo gli ultimi sviluppi, possiamo considerare Zeman il candidato numero uno per la panchina della Roma?
"Sicuramente sì, per una serie di motivi".

Per esempio?
"Con Villas-Boas non è andata bene per le eccessive richieste fatte alla dirigenza della Roma, sui calciatori di cui aveva bisogno".

Quindi la Roma ha effettivamente incontrato Villas-Boas?
"Non so se si sono visti fisicamente. Si sono sentiti, sono stati in contatto, però Villas-Boas gli ha richiesto un numero di giocatori che la Roma non si può assolutamente permettere".

In questo senso, il calciomercato della Roma sarà azzoppato dalla mancanza delle coppe?
"No, questo non sarà un problema eccessivo. La Roma non è di proprietà di uno sceicco che è pronto a fare investimenti clamorosi, il punto è quello che è sempre stato detto".

Ovvero?
"Che gli investimenti di calciomercato saranno sempre proporzionati ai ricavi. Quindi sarebbe sbagliato aspettarsi i campioni, i cosiddetti top player che guadagnano cifre clamorose".

Come si svilupperà il calciomercato della Roma?
"Arriveranno due-tre giocatori, per rinforzare soprattutto il reparto di difesa. Per il resto non sarà una campagna acquisti coi fuochi d'artificio".

La soluzione Zeman trova d'accordo sia Franco Baldini che Walter Sabatini?
"Sono d'accordo tutti e due".

Per quali ragioni?
"Perché alla Roma sono convinti che la rosa sia buona, e con un allenatore di questo tipo la stessa squadra possa essere valorizzata. Diciamo che Zeman gli garantisce un campionato di buon livello anche senza spese clamorose di mercato".

Invece la titubanza su Montella come può essere interpretata? Forse col fatto che l'Areoplanino non è mai stato la prima opzione?
"No, lo è stata per qualche giorno, poi quando si sono incontrati hanno visto che avevano idee diverse su tante cose".

Quali?
"Dall'ingaggio alla ricostruzione della squadra, dirigenza della Roma e Montella non si sono trovati d'accordo praticamente su nulla".


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