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Avellino, Perinetti: "Conte-Roma, il matrimonio può farsi. È un allenatore-robot"

di Marco Rossi Mercanti

Giorgio Perinetti, direttore dell’area tecnica dell’Avellino, con un passato anche nella Roma, ha parlato in diretta su Centro Suono Sport all’interno della trasmissione Altrimenti Ci Arrabbiamo. Ecco uno stralcio delle sue parole:

I giovani di oggi sono diversi rispetto a quelli degli anni ‘70?
“Sicuramente sì, a parte che i giovani degli anni ‘70 forse avevano una vicinanza della famiglia più pressante, oggi ci sono più difficoltà. Prima c’era la voglia di affermarsi e arrivare per realizzare il proprio sogno, oggi sono i soldi che vengono messi davanti a tutto. Non si pensa alla formazione per migliorare, l’unica cosa che conta è il guadagno, il parametro economico è l’unico che viene preso in considerazione”.

Che idea si è fatto sul caso scommesse?
“Sono ragazzi così giovani, hanno tutto dalla loro parte ed è strano che si vadano a rifugiare nel gioco. Pur avendo fama, disponibilità economica, si sfogano giocando d’azzardo e questo mi fa capire la loro impreparazione e solitudine. Dobbiamo aiutarli a formare in maniera diversa, è anche un nostro fallimento”.

Conte ha dichiarato che un giorno gli piacerebbe allenare Napoli o Roma.
“Conte è un predestinato, me ne sono accorto a inizio carriera e quando ci siamo incrociati a Siena. Sono convinto che si possa fare il matrimonio con la Roma, è un allenatore-robot, nel senso che è maniacale nella preparazione delle partite. Napoli e Roma sono senz’altro piazze che lo allettano. Lui però vuole partire dall’inizio”.

Perché il tifo della Roma non è totalmente schierato per Conte?
“Probabilmente per il suo passato alla Juventus, ma basterebbe guardare come giocano le sue squadre per innamorarsi di lui”.


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