.

Avv. Grassani sull'infortunio di Zaniolo: "La Roma può fare causa a UEFA e FIFA"

di Alessandro Pau

L'avvocato di diritto sportivo, Mattia Grassani, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss spiegando nel dettaglio come funzionano i risarcimenti di Uefa e Fifa in caso di un infortunio di un calciatore con le nazionali prendendo come esempio il recente caso Zaniolo: "È  un tema molto caldo e attuale perché riporta alla ribalta situazioni che hanno visto anche Milik del Napoli infortunarsi seriamente durante le partite della nazionale e un altro giocatore della Roma, Florenzi. È  bene porsi il problema di come un club possa essere risarcito non solo a livello patrimoniale ma anche tecnico perchè se l'infortunio avviene fuori dalla finestra di mercato si causa un ulteriore danno alla società. Il dato normativo è che dopo i casi citati la Fifa ha introdotto un principio di assoluta civiltà giuridica che è quello dell'assicurazione rispetto agli infortuni. Nel regolamento è previsto che ogni club assicuri i propri giocatori e la Fifa poi risarcisce. In caso di infortunio il club beneficia di un primo indennizzo dopodichè la Fifa comunque garantisce un'assicurazione per massimali che va fino a 7 milioni e mezzo per giocatore con una serie di criteri. Risarcimenti che vanno alla società sia per un danno tecnico che patrimoniale. Ma quel giocatore potrebbe valere svariati milioni più dei massimali previsti. I tetti sono inadeguati perchè se ad esempio Messi va in nazionale e subisce un infortunio grave 7 milioni e mezzo di risarcimento non vanno bene."

L'avvocato, in seguito, si è concentrato sulle mosse che potrebbe fare la Roma per ovviare al problema: "Va ribadito il concetto che i giocatori sono asset delle società. Il cerino in mano rimane alla società e non alla nazionale. Oltre al dato dei 7 milioni e mezzo questo programma di protezione ha un massimo di 80 milioni euro annui per tutte le competizioni che vedono impegnate le nazionali. Se si fanno male 10 giocatori che valgono sette milioni e mezzo all'undicesimo non ci sono più soldi per risarcire le società. A quel punto si può ipotizzare che ci sia un primo club, la Roma in questo caso, che denuncia la Uefa o la Fifa e chiede un risarcimento diretto non coperto dalle assicurazioni. Prima o poi qualcuno potrebbe fare giurisprudenza in tal senso e preferirei essere tutta la vita dalla parte del club".


Altre notizie
PUBBLICITÀ