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Azerbaigian, De Biasi: "Vedo ancora l'Inter davanti a tutte". AUDIO!

di Marco Rossi Mercanti

Gianni De Biasi, CT dell'Azerbaigian, è intervenuto su TMW Radio, durante la trasmissione Stadio Aperto: "Io devo stare assolutamente qui (a Baku, ndr) perché i calciatori della nazionale sono quasi tutti nel campionato azero. Seguo alcuni allenamenti, tutte le partite col mio staff. A marzo avremo la possibilità di fare due amichevoli prima della Nations League di giugno".

Il Qarabag continua a dominare.
"Hanno sei giocatori che fanno la differenza tra i miei, sono quelli che danno sostanza. Sono da anni al vertice del campionato, è una società che investe. Credo che per la partita di Conference col Marsiglia saranno in 30-40mila a sostenerli".

Che ne pensa di interrompere il campionato per dare più tempo a Mancini per i playoff?
"Più tempo hai a disposizione e più facile è il compito, tra virgolette. Saranno due partite fondamentali e a Mancini in questo momento servirebbe una cosa così. Non credo sia una decisione autonoma di Gravina, ma che al ct sia venuto qualche dubbio".

Su cosa deve fare affidamento Mancini per superare il Portogallo?
"Abbiamo purtroppo pagato a caro prezzo la mancata vittoria con la Svizzera, ma la verità è che siamo tutti pronti a salire e scendere dai carri in Italia. Mancini ha fatto un grandissimo lavoro con una nazionale che non è la migliore per valori tecnici ma che può essere un gruppo coeso. Gli ostacoli saranno ardui, entrambi: anche la Macedonia non è un passaggio scontato, va preparata bene senza pensare di essere già al turno successivo".

C'è troppa paura intorno all'Italia?
"Il timore c'è, anche perché i Mondiali del 2018 non li abbiamo fatti. Abbiamo numeri e possibilità per farcela, dipenderà da come arriveremo a marzo".

L'Inter è ancora favorita per lo Scudetto?
"Sicuramente è un campionato avvincente: per me l'Inter in assoluto è la squadra più forte anche se mi piacciono molto Milan e Napoli e allo stesso tempo vedo una Juventus re-inserita. Non per vincere lo Scudetto, però, a meno di crolli. Con l'Atalanta comunque li ho visti bene, hanno preso un ragazzo davanti che ha forza e quantità, sa segnare tanti gol e toglie responsabilità a Morata e Dybala. Da veder giocare mi piace il Milan, Pioli sta facendo un gran lavoro".

Si parla poco del Napoli?
"Per loro è un bene, meno se ne parla meglio è. Spalletti sta facendo una gran stagione, in mano ha una buona squadra e il rientro degli africani darà una mano a gestire la situazione con il turnover. Li vedo subito dietro l'Inter, sullo stesso piano del Milan. Mi piacciono molto i Lobotka e gli Elmas, meno conosciuti ma di rendimento. Potranno dire la loro fino in fondo, se hanno meno responsabilità è anche meglio".

Impresa impossibile per Nicola a Salerno?
"Anche a Crotone era difficile: è convinto di poter fare bene e sono convinto che, essendo intelligente e sapendo motivare, possa farcela. C'è una situazione bruttissima e deficitaria, ma quando prenderà le redini del cavallo proverà a farlo galoppare. I 13 punti fatti in tre partite sono pochissimi, una miseria, anche se ha due partite in meno di altri e questo potrebbe dargli una mano".

Che ne sarà del Genoa?
"Sei punti di ritardo non sono tantissimi, ma la situazione è imbarazzante. Vedo unione tra i giocatori, l'allenatore ha risvegliato la coscienza ma sono arrivati tre pareggi di fila: così vai avanti pochissimo".

Come giudica il lavoro di Zanetti a Venezia?
"Hanno una squadra discretamente giovane e di buona qualità, che probabilmente paga qualche dazio: possono però avere un futuro, specie nella parte finale del campionato, li vedo che corrono abbastanza e attaccano portando tanti giocatori in area. Mi piace molto. Anche a Torino, seppure i granata non meritassero di perdere, non hanno rubato nulla".

Sta rivedendo un Torino degno?
"Sicuramente sì. Juric è un allenatore che viene dalla gavetta e ha avuto la fortuna di ispirarsi a un maestro come Gasperini. Ho visto portare a casa meno di quanto meritato dal Toro sul campo. Davanti è mancato il miglior Belotti per troppo tempo, quello prima maniera sarebbe servito".

Che ne pensa di Cioffi a Udine?
"Fai fatica a spiegare il 4-0 di Verona, visto che ha preso quattro-cinque tiri. Hanno tenuto bene il campo, era una partita che potevano giocare fino al mattino dopo e in cui l'Udinese non avrebbe mai segnato".

Come giudicare la stagione del Brescia?
"Lì in alto ci sono un po' di squadre che ambiscono ad andare avanti e vincere. Stanno vivendo le difficoltà di chi parte coi favori del pronostico ma, se non si creano problemi da soli, credo abbiano le carte in regole per arrivare in Serie A. Inzaghi un campionato l'ha già vinto, sa come si fa e in mano ha una buona squadra".

Tra Reggiana e Modena si arriverà al fotofinish?
"La lotta sarà fino all'ultima giornata, anche se domenica scorsa il Modena si è portato avanti di due punti. Da una parte c'è un allenatore esperto come Tesser e dall'altra Aimo Diana, al quale auguro ogni bene anche se fatico a sostenere la Reggiana! Al Modena ho vissuto i tre anni e mezzo più belli della mia vita professionale, assieme all'Albania".

A proposito di Albania: avrebbe voluto allenare Broja?
"Hanno una buona base sulla quale lavorare, a Edy (Reja, ndr) sono esplosi dei bei giocatori. Broja ha qualità, l'altra sera ha segnato al Tottenham di Conte, è uno che la porta la vive. Ancora sta giocando poco con la nazionale per quanto uno si aspetterebbe".


Gianni De Biasi, ct dell’Azerbaijan, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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