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Barbarossa: "Di Francesco e i giocatori ce la stanno mettendo tutta. Totti dirigente? Lo vedo un po' sofferente"

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: La Gazzetta dello Sport - Esposito, gianlucadimarzio.com

Luca Barbarossa, cantautore noto tifoso della Roma in gara alla 68esima edizione del Festival di Sanremo, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport:

Che idea si è fatto di questo momento della Roma?
"Giudico la squadra dalla volontà, dalla grinta che mostra in campo. E a me sembra che Di Francesco e i giocatori comunque ce la stiano mettendo tutta. Certo, c’è un po’ di stanchezza, anche perché non ci sono i ricambi che club che hanno fatto maggiori investimenti possiedono".

Colpa della società quindi?
"Sinceramente oggi non so più quale sia la società ideale, se cinese, americana o romana. A me piacerebbe avere qualcuno che mastichi di calcio e che non abbia altri scopi, diciamo, imprenditoriali. Vorrei davvero che la Roma torni ad essere un’eccellenza".

Ma è così difficile vincere nella Capitale?
"Sì, ma la responsabilità va cercata in noi. Sento sempre gente che se la prende con il tale arbitro o il tale giocatore avversario, ogni tanto riviene fuori il gol di Turone… Torniamo a pensare a noi stessi. E portiamo pazienza".

Pazienza?
"Il successo si costruisce giorno dopo giorno, pianificando un progetto di anni".

Quindi fiducia a Di Francesco?
"Eh sì, ma io l’avrei data anche a Spalletti".

L'artista ha parlato anche a gianlucadimarzio.com:

“La Roma di Di Francesco? È una Roma volenterosa, operaia, che sta lì e ce la mette tutta anche quando si sbaglia qualcosa, però non l’ho mai vista distaccata. Li posso aver visti in difficoltà, ma sempre stretti attorno all’allenatore e alla voglia di riscatto e di fare bene, anche quando venivano da alcune giornate negative come successo in questo ultimo periodo. Chi mi fa più paura tra Inter e Lazio? A me non fa paura nessuno. Dzeko il rinforzo per questa seconda parte di stagione? Su Edin Spalletti ha fatto un lavoro straordinario, quando proprio sembrava perso gli ha dato una fiducia incredibile nonostante ci fosse ancora Totti in campo e devo dire che Dzeko lo ha ripagato. Poi, certo, molti dicono c’era Salah che... portava ‘l’acqua con le recchie dicono a Roma, però credo sia un giocatore fondamentale: non è egoista, come sono molti attaccanti, è uno che si mette a disposizione della squadra. Anche quando non segna trovo abbia sempre un peso notevole. La Roma senza Totti? Totti non c’è ma c’è, sta lì seduto in tribuna da dirigente. E Totti rimane Totti. Come lo vedo in questa nuova veste? Un po’ sofferente, perché lui è abituato a giocare. Non so quante volte durante una partita proverà la sensazione Mo me metto gli scarpini e vado a risolvere sto problemino, perché uno col suo talento non può stare seduto su di una poltrona in tribuna”.

“Ma questo capita nella vita di uno sportivo, prima o poi deve arrivare questo momento e spero che Francesco la stia vivendo bene, che riesca a trovare anche in questo suo nuovo ruolo le soddisfazioni e le emozioni che ha raccolto in campo”. Quelle legate ad un pallone, questa settimana intrecciate con la musica. Quella del Festival di Sanremo, vicino al fischio finale. Tutti in campo, anche Luca Barbarossa. Pronto a riabbracciare la Roma città e la sua squadra del cuore.


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