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Belgio, Lukaku: "Se parlassi dell'estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. Ringrazio Nainggolan per aver dato il mio contatto alla Roma"

di Marco Rossi Mercanti

Protagonista ieri della conferenza stampa in casa Belgio, il bomber dei Diavoli Rossi Romelu Lukaku ha parlato così della propria estate, passata tra la scarsa considerazione di Pochettino al Chelsea, la trattativa per il ritorno all'Inter, poi clamorosamente saltata, le voci su un'incredibile passaggio alla Juventus e alla fine, l'accordo definitivo con la Roma:

La mia estate?
"La maggior parte delle persone in sala mi conosce. Sapete che non mi piace girare intorno a un argomento. Parlerò per tempo, ma se dicessi davvero come è andata l'estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente lo avrei fatto. Ora mi sono concentrato su quello che so fare meglio: giocare a calcio. Ho lavorato duro tutta l'estate. Devo ringraziare anche Radja Nainggolan per aver dato il contatto con la Roma", riporta tuttomercatoweb.com.

L'Arabia Saudita?
"Sono stato onorato di questo interesse, ma dopo le prime conversazioni non ero del tutto convinto. Sono il club più grande del Medio Oriente (Al-Hilal era la squadra interessate, ndr) e il campionato lì diventerà uno dei più grandi del mondo, ma non volevo ancora andarmene dall'Europa".

L'importanza di giocare nel Belgio?
"È vero. Giocare per la Nazionale resta speciale. All'inizio avevo difficoltà, ma ora non vedo l'ora di fare grandi cose qui. Proprio come questa generazione".

Hai ancora voglia di dimostrare qualcosa?
"A volte penso a LeBron James. Non solo a lui, ma alla mentalità che ha di continuare a dire che c'è. Ci ho pensato spesso quest'estate. Un giorno racconterò tutta la verità di quest’estate. Si è detto e scritto molto su di me, tante bugie. La mia attenzione ora è sulla Roma e sui Diavoli Rossi".


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