Bernabai su TMW Magazine: "Totti punto di riferimento"
Fonte: TMW Magazine - Roberto Bernabai
Passano gli anni, cambiano gli uomini e mutano gli scenari. Nella Roma che guarda al futuro con rinnovati propositi Lui, il Capitano, con la C doverosamente maiuscola, rimane il punto di riferimento insostituibile nelle vicende giallorosse. La longevità sportiva di Francesco Totti ha qualcosa di assolutamente straordinario e va di pari passo con la serietà professionale con la quale il giocatore ha percorso il proprio cammino caratterizzato peraltro, da alcuni gravi infortuni. Dopo le iniziali incomprensioni con Luis Enrique, e qualche dichiarazione avventata, probabilmente anche mal interpretata, di Franco Baldini, Francesco si e’ riappropriato del proprio ruolo centrale di fulcro insostituibile del gioco romanista. I gol ritrovati contro il Chievo, hanno spezzato un digiuno che, seppure in misura marginale, aveva alimentato qualche perplessità sull’opportunità di questo ritorno all’antico. Il ruolo riaffidatogli dall’allenatore amplia il raggio d’azione di Totti, allontanandolo ineluttabilmente dalla porta avversaria, ma gli consente anche di trovarsi sistematicamente nel vivo del gioco, con evidente beneficio della squadra che ne guadagna in termini di creatività ed imprevedibilità. In un calcio che sul piano della qualità continua ad impoverirsi ed in attesa che emergano nuovi talenti, c’è da augurarsi che storie come quella del capitano della Roma si protraggano il più a lungo possibile. Ma occorre chiedersi anche, come sarà possibile emergere per i potenziali Totti o Del Piero del futuro, se le strategie societarie dei club italiani continueranno a privilegiare il mercato straniero, con l’importazione di molte mezze figure che nulla aggiungono e molto tolgono alla crescita del calcio nostrano. Una consuetudine che pensavamo venisse scoraggiata dalla crisi economica. Al contrario, anche in tempi di recessione, si continua a ritenere molto meno dispendioso far ricorso al mercato estero, piuttosto che investire nei settori giovanili. Ad onor del vero, la Roma in questo senso, è una delle poche eccezioni nel panorama italiano. Una tradizione, quella legata alla valorizzazione del patrimonio indigeno, che la nuova proprietà statunitense facente capo a James Pallotta, ha tutta l’intenzione di perpetuare. La società giallorossa ha in Bruno Conti uno dei maggiori conoscitori del panorama giovanile italiano, ed è proprio questa specificità che gli ha consentito di vedersi confermata la fiducia anche da parte dei nuovi proprietari. Un incarico sinergico, strettamente legato alla filosofia di Luis Enrique scelto a sua volta, anche in virtù delle garanzie che offriva in termini di cura e valorizzazione dei talenti indigeni. Il futuro giallorosso, al momento, ha i nomi dei vari Viviani, Verre e Caprari. Tre “prospettive” che nelle occasioni in cui hanno avuto la possibilità di confrontarsi con il calcio che conta,non hanno certo fatto intravedere qualità inferiori rispetto ai molti “Carneadi” d’oltre confine. Anzi! In conclusione, sappiamo perfettamente bene che individuare a breve un nuovo Totti non sarà cosa semplice. Preservare e rafforzare i presupposti che ne consentirono l’esplosione è la strada che ci auguriamo, tornino presto a battere anche altri club italiani.
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