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Bernardeschi sull’inchiesta Juventus: "Noi non c’entriamo, ci siamo solo tolti uno stipendio"

di Andrea Gonini

L'ex bianconero Federico Bernardeschi, intervistato da Diretta.it, parla della penalità subita dai bianconeri: "È dura vedere che venga colpita solo una squadra. C’è qualcosa che non è andata per il verso giusto. Penso che non si debba vedere solo la punta dell'iceberg. Si deve anche vedere tutto il resto. La Juve come un capro espiatorio del sistema? Beh sì, perché la Juve è fastidiosa. Perché la Juve vince, ha sempre vinto".

La questione degli stipendi durante la pandemia?
"Noi calciatori c’entriamo davvero poco. Se dovesse arrivare una squalifica la prenderemmo, ma a mio avviso farebbero un buco nell’acqua, non sta ne in cielo ne in terra. Ci siamo tolti uno stipendio e abbiamo fatto ciò che è stato richiesto dalla società. Noi non sapevamo nient’altro. Siamo semplicemente andati incontro alle difficoltà del momento che stava vivendo l’Italia intera. Abbiamo seguito le indicazioni che ci ha dato la società, abbiamo fatto un grande gesto, c'erano persone chi rischiavano di perdere il lavoro. Come squadra abbiamo accettato per dare un segnale importante. Tutto quello che è venuto dopo non riguarda noi giocatori".


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