Bonacina: "Domenica tiferò Atalanta, speriamo in un pari"
Fonte: Radio Power Station
L'ex giocaotore di Roma e Atalanta disamina la gara che potrebbe voler dire molto in chiave scudetto: Roma-Atalanta.
Domenica sfida di cuore per lei visto il suo passato giallorosso e il suo passato e presente atalantino. Per chi farà il tifo? Nella sfida al vertice tiferà Roma nonostante tutto.
“Tra Inter e Roma ovviamente tifo Roma, ma da buon Bergamasco domenica tiferò Atalanta perché ne abbiamo bisogno sotto tutti gli aspetti, basta guardare la classifica. Potete capire il nostro stato d’animo in quanto per una società piccola come l’Atalanta rimanere in Serie A è fondamentale. Del resto però capisco anche , avendo trascorso 3 anni a Roma, lo stato d’animo che ci sarà in questo momento nella Capitale. Per questo motivo faccio i complimenti a Ranieri e a tutti i giocatori che stanno portando avanti un grande campionato”
Se dovesse descrivere Roma e la Roma con un aggettivo quale userebbe?
“L’aggettivo migliore credo che sia l’attaccamento dei tifosi alla squadra, mi ricordo questo particolare perché i miei 3 anni a Roma sono stati anni tribolati sia a livello societario, con l’arrivo di Ciarrapico prima l’inizio dell’era Sens poi, sia a livello di risultati. È stata però un’esperienza bellissima dentro e fuori dal campo, un ambiente speciale che ti entra dentro e ti lascia un ricordo bellissimo”.
A inizio campionato abbiamo assistito ad un cambio di allenatore qui a Roma. Spalletti ha dato le dimissioni ed è arrivato Claudio Ranieri, la squadra non giocava bene e subiva tanti goal, adesso invece la Roma è ad un punto dall’Inter grazie ad un cammino fino ad ora straordinario. Lei che è un uomo di calcio, avrebbe mai pensato ad una risalita del genere?
”L’era Spalletti è stata importantissima per la squadra. E’ stato un allenatore capace di dare un gioco ed ottenere dei risultati importanti. Poi evidentemente si è rotto qualcosa, ma in quel momento i giocatori qualitativamente c’erano e Ranieri, al suo arrivo, è stato bravo a cambiare la situazione diventando determinante. È ovvio che arrivando in un ambiente nuovo si è un po’ avvantaggiati. Non è facile per un allenatore rimanere sempre in un certo ambiente e far sì che i giocatori seguano sempre le linee del tecnico, e a Spalletti credo sia successo esattamente questo”.
Ranieri ha comunque trovato una rosa più che valida?
“Il materiale tecnico che ha trovato Ranieri era già buono, era necessario dare motivazione alla squadra, cosa che in determinate annate di difficoltà può capitare, come in questo momento sta accadendo alla Juventus. Anche se ci sono dei giocatori bravissimi, dei veri e propri campioni può succedere e Ranieri è stato bravo a dare gioco, identità e motivazioni a tutto l’ambiente”.
Parlando, invece, di Atalanta: com’è stato l’approccio di Bartolo Mutti nella squadra? È stata una situazione particolare e vivendo la realtà bergamasca dal suo interno la situazione come sta procedendo?
“È stata dura perché la situazione era particolarmente critica, visto che i punti erano pochi. Mutti, dopo qualche difficoltà iniziale ,è riuscito a ridare un gioco alla squadra come ai vecchi tempi e sono arrivati anche i risultati che hanno risollevato l’umore del team. Ora siamo a 3 punti dalla Lazio e questo da motivo per continuare a lottare cercando di non staccarsi dalla posizione del quart’ultimo posto. La squadra sta lavorando bene anche se ha perso a Torino contro la Juve, non meritando di perdere”.
Come sta Doni?
“Doni sta bene. È rientrato da una squalifica, chiaramente non ha ancora i 90 minuti nelle gambe e non so se partirà o meno per la trasferta di domenica, ma è sicuramente pronto a giocare”.
La sua Atalanta primavera sta giocando bene, sta disputando un ottimo campionato ed è a 42 punti, vicinissima alla testa della classifica?
“Stiamo facendo un buon campionato, siamo dietro a Inter e Milan che sono le squadre che hanno più qualità, però ci stiamo dando da fare e l’organico è buono. La nostra speranza è quella che qualche ragazzo rimanga con la prima squadra: “sfornare” sempre 2 o 3 giocatori all’anno che possano andare a giocare con la prima squadra, o in altre squadre di serie A è il nostro primo obiettivo. Ed anche la Roma, in questo, sta lavorando molto bene”.
I settori giovanili probabilmente saranno il futuro del calcio, visto che i bilanci delle società dovranno essere più accorti. Come state affrontando questa situazione in vista di un prossimo futuro?
“Diventa sempre più difficile perché anche le grandi società hanno capito che è importante investire nel settore giovanile. Negli ultimi 2 anni anche Inter e Milan stanno attuando questa politica di investimento nel settore giovanile. È più difficile per le squadre piccole tenere i loro ritmi, ma ci stiamo dando da fare collaborando con le società minori e osservando i campionati giovanili di tutta Italia”.
Un’ultima domanda rispetto alla formazione che si accinge a raggiungere l’Olimpico. È confermata la coppia centrale di difesa Pellegrino- Bianco?
“Penso di si, anche considerando i problemi dell’Atalanta sul versante delle squalifiche e dei vari infortuni: credo che non ci siano grandi possibilità di scelta”.
Quante possibilità ci sono che Valdes rimanga a Bergamo l’anno prossimo?
“Io spero ci siano molte possibilità che il giocatore rimanga visto che ha dei numeri straordinari e sta lavorando molto bene. Anche perché in una eventuale retrocessione, giocatori come lui diventano molto importanti per una società come l’Atalanta”.
Un pronostico per domenica.
“Auspico un pareggio e spero per lo meno che l’Inter perda a Firenze così almeno anche a Roma ci si potrebbe accontentare.
È chiaro però che domenica si affronteranno due squadre con forti diversità dal punto di vista qualitativo, quindi il pronostico è la vittoria della Roma”.
La vedremo su una panchina di Serie A?
“Questo è il mio obiettivo, ma penso che al giorno d’oggi sia difficilissimo. Sono soddisfatto della bellissima esperienza che sto facendo nella primavera dell’Atalanta. Sto lavorando bene, poi in futuro si vedrà”.