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Borini: "Segnare alle squadre di Mourinho è tanta roba. Luis Enrique si mise a piangere quando annunciò l'addio alla Roma"

di Gabriele Chiocchio

Fabio Borini, attaccante della Roma nella stagione 2011-2012 ed ex calciatore anche del Milan, è stato intervistato da gazzetta.it. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.

Fabio, lei è uno degli “incubi” di Mourinho…
"Diciamo così. Forse sarà per questo che non mi ha mai acquistato! Scherzi a parte, con il Sunderland gli ho segnato 3 gol. Due quand’era al Chelsea e uno allo United. Qualche battuta nel tunnel l’abbiamo scambiata, certo. Quando segni alle sue squadre è sempre tanta roba".

Quando scelse i giallorossi aveva 20 anni…
"Nove gol al primo anno in Serie A, non male. A quell’età ti può succedere qualsiasi cosa, ma resti sempre focalizzato sull’obiettivo".

Luis Enrique cosa le ha insegnato?
"A essere un grande uomo. Lui è un tecnico eccellente, ma prima ancora è una persona d’oro. Cercava di imporre la sua idea ovunque, non importa se davanti a noi c’era la Juve o un’altra squadra minore. Quando ci disse che avrebbe lasciato la Roma si mise a piangere".

E Roma non aspetta, si sa…
"Richiede molto più di un anno, e Luis Enrique lo meritava".


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