Brambati: "Mourinho? So che ha disdetto casa a Roma". AUDIO!
A commentare le notizie di attualità del calcio italiano è stato a TMW Radio, durante Maracanà, l'ex calciatore e procuratore Massimo Brambati.
120 milioni dall'Arabia per Mourinho: lei che farebbe?
"A me è arrivata la voce che lui ha disdetto l'appartamento che ha a Roma, che è di proprietà di Aquilani. Magari ha deciso di andare in un altro appartamento oppure andrà via. Cedere a queste lusinghe? Dipende se ha ancora voglia di confrontarsi con qualcosa che va al di là del denaro. Di là le motivazioni non sono certo le stesse che stare in una panchina importante".
Lazio, Sarri versione manager per la sua terza stagione: è una situazione possibile?
"Magari incontreresti altri club che non hanno fatto questa scelta. E' un rischio dare certi poteri in mano a un solo soggetto. Io la trovo un'idea sorprendente, nel nostro mercato la vedo dura".
Milan, quanto può influire in campionato il pensiero Champions?
"Pioli ha parlato bene. Se dovesse uscire dalla Champions e non qualificarsi tra le prime quattro, la vittoria di Napoli è insignificante. E' un bel mattone questa Empoli, ora ogni partita è importantissima per qualificarsi alla prossima Champions".
Napoli, questo ko ha portato qualche timore?
"L'allenatore è quello che vede i ragazzi tutti i giorni e ha il termometro della situazione. Spalletti cura sempre i dettagli, sa quanto una sconfitta può aver danneggiato l'autostima della squadra e sa come girarla per farla diventare rabbia. Di sicuro non lo racconterà a noi. Il Lecce ci dirà qualcosa ma non tutto. Crepe? Non credo che ridare i punti alla Juve possa creare problemi, ha un calendario comunque duro. Chi insegue è la Lazio a -16 per ora. E' una situazione che però potrebbe ingarbugliarsi. Se pareggi a Lecce, poi hai il doppio confronto col Milan...per me lo vinci lo stesso ma la tensione può creare delle ansie".
Una giornata a Lukaku, è giusto?
"Lukaku è stato graziato su Gatti, era un intervento pericoloso, poteva rompergli la caviglia. Poi il giallo dopo era giusto. Il buonsenso non lo lasci nello spogliatoio. Magari invece di fare quel gesto sotto la curva poteva farlo rivolgendosi dall'altra parte".