Cagliari, Muzzi: "Bruno Conti non mi fece entrare nello spogliatoio della Roma perché avevo la collanina con l'aquila della Lazio". AUDIO!
Il club manager del Cagliari ed ex attaccante Roberto Muzzi, intervenuto a Maracana della Domenica su TMW Radio, ha parlato così dell'arrivo in panchina di mister Ranieri e dei temi più attuali di Serie A: "Ranieri è un vero signore, un grande allenatore che sta dando tanto. Io l'ho conosciuto a Cagliari e mi ha impressionato. All'età di 72 anni ancora raccoglie i cinesini in mezzo al campo. Ha riportato i tifosi allo stadio in una piazza difficile. Grande persona e grande allenatore".
Un pronostico per il quarto posto in Serie A ?
"Credo che fino all'ultimo lotteranno Roma e Lazio per il quarto posto. La Roma sta meglio ora, la Lazio l'ho vista male in coppa e svogliata. La Roma poi ha una grande spinta, il pubblico sta sempre accanto alla squadra e si fa sentire. E poi c'è Dybala che alza l'asticella in maniera pazzesca".
Le milanesi come le vedi?
"Tra Milan e Inter credo che il Milan sia la squadra che stia deludendo di più, ma è in ripresa".
Tu sei uno dei pochi giocatori che ha militato nella Roma e nella Lazio, come si stava nello spogliatoio della Roma da laziale?
"Quando mi hanno convocato per la prima squadra avevo 17 anni ed ero timido. Entrai nello spogliatoio, mi bloccò Bruno Conti e mi disse che non sarei entrato nello spogliatoio con il polletto che avevo sulla collanina. Il polletto era l'aquila della Lazio. E non mi avrebbe fatto entrare sul serio. Ma non è finita... Dopo il primo allenamento mi sono ritrovato i vestiti sotto la doccia. In quello spogliatoio non potevi metterti contro nessuno, c'erano giocatori come Nela e Cervone che erano grossi, conveniva stare zitti. Io tifo Lazio ma ho massimo rispetto per la Roma, che devo ringraziare sempre".
Lo stadio del Cagliari si farà?
"Abbiamo la fortuna di avere un grande presidente che ha già stanziato i soldi per lo stadio. Poi dipende anche dalla burocrazia italiana. Io credo che i tifosi lo meritino ed è giusto che il Cagliari abbia il suo stadio. Il problema in Italia è la burocrazia. All'estero hanno tutti lo stadio e questo ti permette di diventare forte. Speriamo per il Cagliari, sarebbe fondamentale per crescere".