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Caldara: "Gli allenamenti di Gasperini temprano a livello mentale e fisico"

di Gabriele Chiocchio

Mattia Caldara è stato ospite dell’ultima puntata di Fontana di Trevi su Cronache di Spogliatoio e ha raccontato la sua esperienza legata agli allenamenti in ritiro con Gian Piero Gasperini, soffermandosi sull’intensità del lavoro e sull’organizzazione delle sedute. L’ex difensore dell’Atalanta ha spiegato come il tecnico nerazzurro abbia costruito nel tempo un metodo preciso, basato su carichi elevati soprattutto durante il ritiro estivo.

«Me li hanno raccontati. Negli ultimi ritiri ha fatto tre allenamenti in una giornata ma solo durante il ritiro estivo». Un approccio che, secondo Caldara, segue una scansione ben definita anche all’interno della singola giornata. «C’è la corsa prima della colazione, dopo la colazione c’è una parte in palestra e nel pomeriggio allenamento in campo con la palla. Questo per due-tre settimane». Una routine ripetitiva e molto impegnativa, pensata per costruire una base solida in vista della stagione.

Caldara ha poi evidenziato gli effetti di questo tipo di preparazione sul lungo periodo. «Questi allenamenti ti temprano a livello mentale e anche fisico ovviamente». Le prime fasi, però, non sono semplici da affrontare. «Se gli stai dietro durante queste prime settimane all’inizio fai fatica, sembra che hai una lavatrice dietro», ha raccontato, descrivendo la sensazione di pesantezza costante nelle gambe.

Con il passare del tempo, però, il lavoro inizia a dare risultati concreti. «Però poi ti accorgi che continui a correre per 90 minuti senza avere cali e cominci a capirne l’importanza». Un concetto che riassume in modo chiaro la filosofia di Gasperini, fondata su sacrificio, continuità e resistenza, elementi che hanno caratterizzato le sue squadre negli anni.


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