Canovi: "La Roma avrà difficoltà sul mercato, non può indebitarsi ancora"
L’avvocato e noto procuratore sportivo Dario Canovi ha parlato sulle frequenze di Centro Suono Sport, all’interno della trasmissione “Bar Forza Lupi”. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Le prestazioni all’Europeo di Schick?
“Quest’anno non sempre ha giocato in Bundesliga per alcuni guai fisici, ma quando è entrato in campo ha fatto bene. Rimango convinto che Schick sia uno dei calciatori più forti che abbia mai visto dal punto di vista tecnico, il gol contro la Scozia da centrocampo non è casuale, è voluto e penso che rimarrà nella storia del calcio”.
Perché non è andato bene con la Roma?
“La Roma non gli ha dato la fiducia di cui necessità. Ho sempre pensato che, se avesse avuto maggior fiducia da parte degli allenatori della Roma, probabilmente i romanisti avrebbe avuto un’altra opinione su di lui. Non ho mai avuto dubbi che fosse un giocatore importante”.
Rui Patricio e Xhaka per la Roma?
“Sono ottimi giocatori, non sono calciatori che fanno sognare i tifosi ma sono calciatori che ritengo siano utili alla causa. L’arrivo di Mourinho fa sperare altri acquisti, però purtroppo in questo momento penso sia un qualcosa di complicato perché c’è una grande crisi economica, forse non ce ne rendiamo conti. Si hanno difficoltà ha trovare club per calciatori che sono tra i primi 30 al mondo, non trovi club che sono disposti a spendere 10-15 milioni di euro, c’è crisi nel mondo del calcio e un recente esempio è l’Inter campione d’Italia. La Roma non fa eccezioni, viene da un campionato direi mediocre, ha fatto un campionato deludente e si trova nelle stesse situazioni in cui si trova il 99,9% il calcio internazionale”.
Come convincere i calciatori ad accettare la Roma?
“Roma è una bella città e poi c’è un grande allenatore come Mourinho, così si può convincere un calciatore, dal punto di vista sportivo non molto perché la Roma farà la Conference League. Ci saranno delle difficoltà sul mercato perché la Roma ha dei deficit che vanno coperti, non si può indebitare ulteriormente la società”.
Perché ci sono più movimenti tra gli allenatori che tra i calciatori?
“L’allenatore complessivamente costa meno di un calciatore, poi ti fanno sognare come è successo con Mourinho quando ha firmato con la Roma. Con un nuovo tecnico si spera sempre di rilanciare un progetto, questa è la motivazione per cui un club cambia allenatore. Ogni tanto questo succede, è un fenomeno a piramide perché cambia una squadra e poi cambiano in tanti come Inter e Juventus ad esempio. Questo comporta molti altri cambiamenti, non so quanti club abbiano cambiato l’allenatore ma sono molti e probabilmente ne vedremo altri, secondo me Italiano andrà alla Fiorentina . Ci sono tanti fatti eccezionali che fanno cambiare le carte in tavola, si sta verificando questo strano fenomeno”.
C’è qualche calciatore di questo Europeo che le sta piacendo?
“Non molti, piuttosto parlando delle nazionali che sono favorite, tipo Francia, Portogallo o Belgio, non riescono a vincere facilmente nonostante grandi campioni. L’Italia non ha grandi campioni in squadra, però abbiamo un’ottima media di buoni giocatori, abbiamo anche una serie di calciatori che non ci sono come Zaniolo e Pellegrini, come media di qualità stiamo messi bene, noi vinciamo grazie al gioco, gli altri grazie ai campioni. Ieri l’Inghilterra ha faticato moltissimo con la Scozia, eppure ha 3-4 calciatori di valore assoluto, anche la Spagna ha fatto solo 0-0 contro la Svezia, mi sono addormentato mentre la guardavo e ho detto tutto, mi sono annoiato. L’Italia sta giocando il miglior calcio in Europa, spero possa bastare per arrivare fino in fondo. Avere una squadra di grande livello medio è più importante rispetto ad avere una nazionale con 2-3 campioni con il resto non all’altezza”.