Casotti: "Eriksen alla Roma? La concorrenza inglese è forte"
Fonte: Centro Suono Sport
Ai microfoni di Centro Suono Sport, il telecronista di Sportitalia ed esperto di calcio internazionale Federico Casotti ha parlato di diversi argomenti relativi al calcio francese e olandese:
Ancelotti va via, è sicuro?
"Cambiano idea abbastanza spesso e rapidamente. La sensazione è quella di non guardare in faccia ai risultati ottenuti. Escluderei che la permanenza di Ancelotti sia legata all’ottenimento di risultati. E’ un rapporto che non è mai del tutto decollato; non più tardi di 10 giorni fa, il presidente del PSG ha detto che se lui vuole rimanere sarà contento, in Francia si aspettavano qualcosa in più da Ancelotti sul piano del gioco e dello spettacolo. Il Manchester City è l’esempio di come sia difficile creare una squadra da zero facendo incetta di figurine. Sul PSG si è sottovalutata una cosa: sono tutti giocatori che non conoscono il campionato francese e tendono a sottovalutarlo".
Menez che fine ha fatto?
"Non è al meglio fisicamente, dal girone di ritorno si è visto erodere il suo minutaggio, con l’arrivo di Lucas sembrava che potesse essere Pastore il sacrificato, in realtà Menez paga il suo essere un po’ lunatico".
Anche Ibra ha rotto un po’ con i tifosi del PSG...
"Il Parco dei Principi con l’arrivo degli sceicchi è tornato a essere un posto normale. Hanno fatto un gran lavoro di normalizzazione della tifoseria. I tifosi sono molto esigenti, è come se vanno a teatro. E’ meno realistico pensare che Ibra torni in Italia per via del suo ingaggio anche con la miglior volontà del giocatore e di Raiola. Non vedo dove possa andare Ibra se non in Premier League".
I presunti malesseri di Verratti sono superati?
"Verratti ha avuto un periodo dove era realistico pensare che tornasse indietro. A novembre si faceva sempre ammonire e veniva sempre sostituito da Ancelotti, credo che da parte sua ci sia l’intenzione di rimanere perché è in un progetto affascinante dove c’è la concreta possibilità di vincere e perché si può allenare tutti i giorni con grandi campioni. Verratti alla fine potrebbe rimanere a meno che qualcuno non trovi il capitale necessario per acquistarlo".
Sulla situazione di Stekelenburg con Van Gaal.
"Van Gaal è un allenatore poco diplomatico e non si fa problemi nel fare scelte impopolari. Credo che Van Gaal stia cercando di costruire una sua Olanda che sia affrancata da quella vicecampione del mondo del 2010. Non penso sia un discorso personale, credo che Van Gaal voglia chiudere con quella Olanda del 2010 e con giocatori che dopo quell’anno non sono più stati loro".
Eriksen?
"Eriksen mi pare un giocatore che ha già un’esperienza notevole. E’ destinato a fare il salto di qualità; penso che quest’estate possa davvero fare le valigie. Se vuole migliorare deve cambiare aria. La mia perplessità sull’ipotesi Roma è legata alla concorrenza: la Premier per i giocatori che militano nell’Eredivisie è una tentazione forte così come il campionato tedesco".