Cassetti: "Domenica spero vinca la Roma con un gol di Totti"
Fonte: Sky Sport
Marco Cassetti, ex terzino giallorosso attualmente al Watford, si è soffermato a parlare del primo derby della Capitale che vivrà al di fuori di Trigoria. Ecco le sue dichiarazioni:
Cose brutte vissute nel derby?
"Non ce ne sono. Sono più quelli che ho vinto di quelli che ho perso".
Ricordi quel gol al derby?
"Una felicità assurda, neanche io ci credevo".
Come lo vivi il derby da così lontano?
"Molto serenamente e sicuramente senza pressione. Anche vedere il derby da fuori sarà comunque un’esperienza nuova. Mi ero abituato a viverlo in prima persona e sarà una nuova esperienza".
Quanto ti manca una partita come questa?
"Sotto alcuni aspetti non mi manca perché qui il calcio è vissuto senza pressioni e questo dopo sei anni di Roma è tanto", ha affermato in uno stralcio di un'intervista rlasciata a Sky Sport.
Cosa ti manca allora?
"Mi mancano i compagni con cui ho vissuto sei anni splendidi a Roma e loro mi mancano più di ogni altra cosa".
Tornerai a vivere a Roma… te ne saresti andato?
"Quando arrivi in un club come la Roma poi diventa difficile spostarsi. La società poi ha fatto le sue giuste valutazioni e qui non è facile confermare un giocatore di 35 anni data anche la politica che stanno adottando. Nessun rancore, però mi sarebbe piaciuto".
Il derby ti ha cambiato la vita?
"Sicuramente se parli di Cassetti a Roma la prima cosa che rimane in mente è il gol al derby ed è un ricordo indelebile e fa piacere".
E’ un derby particolare a Roma?
"Si è speciale rispetto a quelli vissuti in tutta Italia, bisogna viverlo in prima persona per capirlo".
Chi vince e chi segna?
"Spero vinca la Roma e spero segni Francesco".
Ti piace questa Lazio?
"Non ha fatto bene le amichevoli, poi è partita bene. Spero vinca la Roma, ma è una partita aperta ad ogni risultato e la Roma ha dimostrato di non essere ancora continua e con il gioco di Zeman puoi segnare tanti gol ma rischi anche di prenderli".
Come si vive il giorno dopo, quando si perde?
"Brutto, devi cercare di non farti vedere. Quando lo perdi è una partita che ti trascini per sei mesi fino a quello di ritorno".