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Catanzaro, Vivarini: "Frattesi è molto adatto per il gioco di Mourinho"

di Marco Rossi Mercanti

Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro, ha parlato di Davide Frattesi con cui ha condiviso l'avventura all'Ascoli. Ecco le sue parole ai microfoni di Rete Sport:

Che ricordo ha di Frattesi?
“Davide arrivò ad Ascoli dalla Primavera del Sassuolo, non aveva ancora giocato tra i professionisti, Frattesi ha una gamba di livello, ha una forza fisica incredibile, chiaramente doveva affinarsi sul piano tattico, ma era evidente la forza del ragazzo e me ne accorsi subito, me ne innamorai già ai primi allenamenti. Con me ha giocato sempre ad Ascoli, man mano che passava il tempo il ragazzo è andato in crescendo sotto l’aspetto della sostanza e della qualità. Di anno in anno è cresciuto, è sempre stato titolare in B e oggi in A, è evidente la sua personalità. L’aspetto che mi colpì è l’elemento fisico, l’intensità nella corsa, l’esplosività. È cresciuto tantissimo a livello di pensiero calcistico e anche nei suoi esordi ad Ascoli, sul piano tattico ha dimostrato di essere un calciatore evoluto”

Più adatto ad un centrocampo a tre o a due?
“Avendo le caratteristiche dell’incursore, deve esser libero di inserirsi. In un centrocampo a due rischia di rimanere un po’ bloccato. Oggi è cresciuto molto anche nel ricamare il gioco, nello scambio con i compagni”.

I margini di miglioramento? È pronto per la Roma?
“Ricordo che quell’anno ad Ascoli lo sfottevo tantissimo perché arrivava spesso in zona gol ma non riusciva a segnare. Gli dicevo che era una mezzala da 10 gol a stagione e infatti lo sta diventando. Ricorda Nainggolan e Barella. È cresciuto tanto sul piano difensivo, nella fase di non possesso è un calciatore che aggredisce la palla e rincorre con una decisione straordinaria. Frattesi è un calciatore completo, non è forse un centrocampista da palleggio, ma sopperisce a questo piccolo limite con delle qualità importanti. Ha tutte le potenzialità per imporsi a Roma, è molto adatto al gioco di Mourinho, perfetto per le transizioni del gioco giallorosso e non mi meraviglia che sia entrato anche nel giro della Nazionale A di Roberto Mancini”.


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