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Cento: "Le parole di Zaia? Non ci insultate e non ci prendete in giro"

di Greta Faccani
Fonte: Te La Do Io Tokyo - Centro Suono Sport

Paolo Cento, Presidente del Roma club Montecitorio ed editorialista di Vocegiallorossa.it, è intervenuto stamane nella trasmissione "Te la do io Tokio" di Centro Suono Sport. Queste le sue parole:

”L’intervista a Zaia era clamorosa perché ha preso fischi per fiaschi. Ad oggi Unicredit sta avendo un contenzioso durissimo con la famiglia Sensi e sta facendo della valutazioni proprie di chi fa il suo mestiere, in questo caso un istituto bancario, non di certo di chi vuole aiutare la Roma. Forse Zaia non sa che Unicredit non è la Banca di Roma, tutto si può dire tranne che sia un istituto bancario romano-centrico. Non ci insultate e non ci prendete in giro, la Roma è messa con le spalle al muro. I romani e i romanisti, non è che sono stupidi. La trattativa riguarda due parti, i Sensi ed Unicredit, nessuno metta la Roma in una posizione subalterna. Spero che tutto si risolva in modo limpido e trasparente, staremo con gli occhi aperti perché sarebbe il colmo farci rubare la Roma da sotto il naso, dopo che qualcuno ci ha dato del “Roma ladrona.
Tifo Roma e vorrei la mia squadra campione del mondo, ben venga chi è in grado di investire in modo serio. Poi romano o straniero poco importa, non credo in un momento di crisi come questo che ci siano tanti milioni da investire. L’importante è che ci si metta la faccia, la Roma di Sensi e quella di Viola avevano una grande caratteristica: si sapeva chi era il responsabile dei successi e degli insuccessi.
Bisognerebbe poi aprire una discussione importante sull’azionariato popolare, credo sia la salvezza del calcio in Europa. Due delle nazioni che stanno arrivando in fondo al Mondiale, Germania e Spagna, hanno l’azionariato popolare ben presente nel loro calcio”.

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