Collovati: "Non è ancora la vera Roma. Della mia esperienza giallorossa ricordo la lealtà di Dino Viola"

In vista del match di domenica sera tra Genoa e Roma, la redazione di gazzettagiallorossa.it ha contattato l'ex giocatore Fulvio Collovati, che in carriera ha vestito entrambe le casacche. Queste le sue parole.

Ricordi della sua esperienza a Roma?
“A Roma purtroppo ho giocato solo due anni. Quando arrivai trovai la piacevole sorpresa di conoscere una persona leale, per bene e per certi versi un po' anomala per il mondo del calcio, come Dino Viola: che gran signore! Dopo una vita a Milano, ho lasciato il cuore a Roma e a Genova, dove mi trovai di fronte a due delle tifoserie più belle e passionali d’Italia”.

Ricordi della sua esperienza a Genova?
“Al Grifone ho passato gli ultimi 4 anni della mia carriera, e sono stati i migliori del Genoa, visto che conquistammo una semifinale di coppa Uefa e un quarto posto in campionato. Fu una cavalcata appassionante”.

Su Genoa-Roma?
“E’ una partita strana. Il Genoa è diventato un po più quadrato rispetto allo scorso anno e con De Canio si è un po' sistemato, ma in casa continua ad avere delle difficoltà. La Roma invece è molto organizzata, ma quando attacca si scopre un po'”.

Sulla Roma?
“E’ una squadra che anche in trasferta non attente, si difende e riparte, gioca alta e rischia. Qualcosa del gioco di Zeman si è intravisto, ma per ora devo dire che rimane un embrione. Non è ancora la vera Roma”.

Sugli uomini partita?
“Per quanto riguarda la Roma, se gioca, punto su Destro. Per il Genoa, visto che Immobile soffre la sua presenza, punto su Borriello”.

Sul ruolo di De Rossi?
“Dipende da chi ha vicino. Con Zeman lo farei giocare centrale, in Nazionale, con Pirlo accanto, da intermedio. De Rossi è comunque un giocatore universale, visto che lo scorso anno, ha giocato anche da centrale difensivo”.

Pronostico?
“Le difficoltà che ha il Genoa quando gioca in casa sono ben note: per me è un x2″.