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Cosmi: "La squadra più forte? Non fatemi parlare della Roma, sarei troppo di parte"

di Marco Rossi Mercanti

Serse Cosmi sarà una delle voci della nuova radio ufficiale della Lega Serie A e nel giorno del lancio ufficiale ha rilasciato una intervista ai media presenti.

Cosa pensa della questione Lukaku?
"Sono sorpreso dalla gente che si sorprende... Conosco il calcio e conosco le persone del calcio. Ciò che ha reso affascinante e particolare il nostro mondo è anche vedere ciò che non ti aspetti e vale per tutto. Io ho fatto uno spareggio dopo un campionato fermo per 45 giorni, mi riferisco a Perugia-Fiorentina, ho fatto un altro spareggio play-out dopo che eravamo tutti a Jesolo da tre settimane convinti di essere salvi. Ho vissuto situazioni nel calcio, ho allenato Gheddafi quindi...".

Qual è la squadra più forte?
"Per me il Napoli resta la squadra più forte, non ha vinto casualmente il campionato. L'ho seguito molto e ha vinto perché davvero era la più forte. Anzi, per ciò che ho visto io avrebbe meritato più di tutte le altre di andare in finale di Champions. Ora c'è la curiosità di vedere Garcia in sostituzione di un vincente come Spalletti, non è facile. Il Milan mi incuriosisce molto, è un corso nuovo che mi incuriosisce. La Juventus farà un campionato di vertice, sono strasicuro. L'Inter è obbligata a vincere perché ha dato la sensazione di aver perso due Scudetti e non è proprio così: forse due anni fa, ma non propriamente l'ultimo. Poi non mi fate parlare della Roma perché sarei troppo di parte... E c'è la Lazio che è in Champions e credo con Sarri abbia iniziato un percorso molto coerente".

Fosse lei al posto di Sarri resterebbe alla guida della Lazio?
"Ma sì... Intanto diciamo una cosa: Lotito è una garanzia per gli allenatori, sempre. Se guardate la sua storia credo abbia esonerato un solo allenatore in tantissimi anni. Poi certo ci sono delle discussioni, ma quello capita a tutti i presidenti e lui salvaguardia realmente gli allenatori. Lotito fa un mercato sui generis, è così da sempre, ma i fatti gli danno spesso ragione. Attenderei a essere deluso, così come devono attendere i tifosi della Roma anche se non è ancora arrivato l'attaccante".

Cosa pensa della nuova frontiera araba?
"Il problema non è portare quei giocatori a quelle cifre, il problema è portare la gente agli stadi. Il calcio si gioca in tutto il mondo ma il calcio vero è in Europa, anche in Sud America. Ci hanno provato in Cina, in Giappone, ma i campionati veri rimarranno sempre in Europa. Io credo che per l'Italia sia positivo questo tanto a noi i calciatori quelli forti ne portano via pochi perché ce ne sono pochi forti... Forse aiuterà ad alzare il livello del nostro campionato questo aspetto, poi i soldi sapete benissimo che valore hanno".


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