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Cresce l'ansia in Zaniolo: "Ora che succede, mi arrestano?"

di Luca d'Alessandro

Nicolò Zaniolo vive un momento complicato e teme ripercussioni per il caso scommesse. "E ora che succede, mi arrestano?", avrebbe chiesto il giocatore dell'Aston Villa dopo l'audizione fiume di Sandro Tonali con la Procura di Torino, ma ancora una volta - interrogato dalle persone che gli stanno intorno - Zaniolo avrebbe ribadito di non aver scommesso sul calcio, lasciandosi andare solo al vizio del poker e del blackjack. Lo ha fatto su piattaforme illegali, violando la legge, ma non ha mai scommesso sul suo sport, motivo per cui potrebbe non andare incontro a squalifica.

Presto l'incontro in procura, Zaniolo sa di aver sbagliato
L'ex Roma è consapevole di aver commesso un grave errore, ma ribadisce la sua estraneità al mondo delle scommesse sul calcio. Le tracce sui suoi dispositivi sono indelebili, motivo per cui nei prossimi giorni verrà fatta chiarezza sui suoi movimenti e si capirà se Zaniolo avrà detto la verità. Nel frattempo i legali sono in attesa di una convocazione, dopo l'avviso di garanzia presentato dalla Procura di Torino. Presto toccherà anche a Nicolò testimoniare e se emergesse un suo coinvolgimento sulle scommesse sul calcio ecco che la pena sarebbe superiore a quella di Tonali e Fagioli, vista la mancata confessione, spiega il Corriere dello Sport.


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