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Cristiano Ronaldo: "La vittoria di Cardiff è stata l'emozione più grande della mia vita"

di Simone Ducci
Fonte: The Player's Tribune

Cristiano Ronaldo ha ripercorso la sua carriera in una lunga lettera pubblicata su The Player's Tribune. Questi i passaggi salienti: "Da piccolo giocavo per strada, mio padre era un impiegato del CF Andorinha e per farlo felice sono andato a giocare lì. Ho nostalgia di quei momenti, il calcio mi ha dato tutto ma mi ha anche allontanato da casa quando non ero pronto, avevo solo 11 anni quando sono andato allo Sporting Lisbona. Io sapevo di avere qualcosa in più degli altri, ma ero molto magro, non avevo muscoli. Così a 11 anni presi la decisione di lavorare molto più duramente, volevo diventare il migliore al mondo. Iniziai a sognare in grande, la Nazionale e il Manchester United. Quando ce l'ho fatta è stato uno dei momenti di massimo orgoglio. Volevo vincere sempre di più e così scelsi il Real, volevo diventare una leggenda del club. È stata una tappa emozionante, perché oltre che calciatore sono diventato anche padre. C'è un momento con mio figlio che mi resterà per sempre nella memoria: è il momento successivo alla vittoria della Champions a Cardiff. Abbiamo fatto la storia, sapevo di aver mandato un messaggio al mondo. Poi è entrato mio figlio a festeggiare in campo e l'emozione cambiò all'istante. Abbiamo alzato il trofeo insieme prima di fare il giro di campo mano nella mano. È stata una gioia che non avevo mai provato prima, forse solo la prima volta che mia madre venne a vedermi giocare a Madeira. Dopo 400 partite col Madrid, però, la vittoria continua ad essere la mia massima ambizione".


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