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D'Angelo, questore di Roma: "Abbiamo evitato una strage di innocenti, se fossimo intervenuti con fumogeni e altro sarebbe scoppiato il caos"

di Marco Rossi Mercanti

Nicolò D'Angelo, questore di Roma, ha parlato in conferenza stampa dei fatti di Piazza di Spagna avvenuti ieri a causa dei tifosi del Feyenoord:

Abbiamo assistito a un degrado urbano, lattine di birra dentro la Barcaccia e ci chiedono perché non siamo intervenuti. L’ordine pubblico ha moltissime variabili: volevamo evitare di intervenire massicciamente per evitare di accendere una miccia spaventosa dentro Piazza di Spagna. In quell’orario clou ci sono degli asili con dei bambini, la metro che sfornava turisti di vario generi, fra i tifosi olandesi c’erano anche delle famiglie che si trovavano lì. Sono rimasti in piazza 1200 facinorosi circa, mentre 3000 siamo riusciti a mandarli via. Abbiamo protetto la piazza e la gente perché abbiamo aspettato che essa si svuotasse in gran parte, intervenendo in modo massiccio avremmo messo in pericolo tutti. I tifosi olandesi avevano deciso di raggiungere lo stadio e se avessimo consentito ciò, avremmo creato più danno, c’è stato un flusso continuo, potevano accadere una grande debacle. Abbiamo mantenuto i nervi saldi, non volevano morti, né io né i miei uomini. Preferisco sporcizia, disordine, piuttosto che un morto, queste scelte sono state dettate da situazioni difficili, c’erano troppi tifosi, era difficile operare. Se tornassi indietro, farei la stessa scelta. Non volevamo che accadessero fatti gravi tra le tifoserie, siamo stati costretti a tollerare le birre e altre cose, per evitare particolari frizioni, ma abbiamo portato i tifosi allo stadio e li abbiamo fatti uscire allo stesso modo in condizioni di grande sicurezza, evitando ulteriori problematiche. I tifosi sono arrivati con i mezzi più disparati e la nostra problematica era quella di dividere tali tifosi tra aeroporti, alberghi, bed and breakfast al centro etc. Qualcuno ha definito tutto questo improvvisato, poi abbiamo fermato 40 tifosi giallorossi che erano appostati per vendicarsi, per così dire, sui tifosi olandesi e li abbiamo portati via. Abbiamo evitato che la gente di Piazza di Spagna andasse nel panico, abbiamo evitato una strage di innocenti, pensate se fossimo intervenuti con lacrimogeni o altro. Questa è stata la scelta del questore che io ribadisco e sottolineo. Chi parla di servizi effettuati in maniera superficiale o chi parla di sottovalutazioni, credo debba riflettere su queste argomentazioni. Roma è attraversata ogni giorno da una marea di cortei e forte tensione sociali, la questura di Roma ha sempre mostrato grande equilibrio nella gestione dell’ordine, ha garantito l’incolumità di tutti anche a spese proprie. Capisco Marino che si è visto la piazza sporcata, vituperata, offesa, lo capisco dal punto di vista umano, ma non condivido nella maniera più assoluta un’accusa nei nostri confronti, di non essere intervenuti in maniera efficace, bisogna lavorare insieme e non scaricare le colpe. Non credo che le immagini parlino di poche persone, credo che le forze dell’ordine abbiano lavorato bene, dobbiamo lavorare affinché tutto ciò non avvenga più, gli olandesi devono vergognarsi di questi pseudo tifosi, anche alcuni poliziotti olandesi sono stati feriti, sono allibiti anche loro. Abbiamo lavorato fino alle 2 di notte, abbiamo perquisito lo stadio e non abbiamo fatto entrare chi non era provvisto del biglietto. Nel primo pomeriggio abbiamo evitato un contatto con 600 romanisti a Piazza Mancini dove si erano tutti radunati pronti a fermare, nei pressi di Piazzale Flaminio, i tifosi olandesi, ma noi lo abbiamo impedito. Ricordiamoci che quando si perde, si perde insieme, questo è quello che è successo. I tifosi olandesi sono arrivati in modo sparso, non avevano niente per identificarli. Abbiamo assistito a questo degrado urbano, ma come ho detto più volte, se fossimo intervenuti, sarebbe scoppiato il caos, scontri con in mezzi anziani e bambini, non abbiamo potuto, non potevamo capire cosa sarebbe potuto accadere. Abbiamo avuto dei contatti fisici con loro ma lo sapevamo, ma siamo riusciti in qualche modo a cinturarli. In futuro non so cosa accadrà, so solo che abbiamo fatto il massimo per salvaguardare i nostri cittadini, avevamo cinturato quasi tutte le zone possibili con i nostri uomini. Abbiamo sequestrato tantissimi strumenti atti a offendere, sia a Campo de' fiori che a Piazza di Spagna, sia che siano stati tifosi romanisti che olandesi. Ripeto, mi dispiace umanamente per il sindaco, ma contesto le accuse nei nostri confronti perché sono ingiustificate. Abbiamo impiegato 1800 uomini, non penso che abbiamo sottovalutato l'evento di ieri. Quando si tratta di competizioni internazionali cambia tutto, l'ordine preposto per stabilire le trasferte lo prende la Uefa. In Italia, invece, siamo noi i padroni delle trasferte, quest'anno abbiamo evitato che dopo la morte di Ciro Esposito i tifosi giallorossi andassero a Napoli. In campo internazionale, però, decide la Uefa chi può andare in trasferta e chi no. Gli olandesi non hanno bigliettato i facinorosi, noi avevamo circa 5500 tifosi con il biglietto, altre 600 persone avevano dei falsi biglietti comprati via Internet, quindi era difficile negare la trasferta a questi gruppi più duri. Dobbiamo chiederci se il mondo del calcio sia sempre così. I tifosi olandesi di ieri non son partiti da Rotterdam, bensì da alcune città del Belgio e quindi nemmeno in Olanda potevano fare qualcosa per controllarli e nemmeno noi possiamo avere la facoltà di controllare tutti i voli. Questi tifosi avevano acquistato dei veri e proprio coupon, ovviamente falsi, comprendente settore dello stadio e albergo. Abbiamo affrontato una situazione difficile, erano veramente tanti. Il monitoraggio delle tifoserie viene effettuato constantemente con gli organi preposti, rispetto al passato abbiamo fatto grandi passi avanti, poi occorre lavorare ancora tantissimo per evitare che il calcio diventi sinonimo di violenza. Fra una settimana faremo una riunione con l'Osservatorio e diremo la nostra. I tifosi che siamo riusciti a identificare hanno subìto il Daspo".


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