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Dacourt sull'addio di De Rossi: "Non riesco a capire perché il club abbia preso questa decisione, Daniele avrebbe giocato gratis. Nel business non c'è sentimento"

di Andrea Cioccio

Olivier Dacourt, ex centrocampista della Roma nonché compagno di De Rossi, ha rilasciato un'intervista a Il Corriere dello Sport in cui si sofferma sull'addio dell numero 16 giallorosso. Ecco uno stralcio delle sue parole: 

Il suo messaggio sui social a De Rossi è stato molto apprezzato dai tifosi…
«Per me è un orgoglio poter dire: "Io c’ero quando De Rossi ha esordito in Serie A". Al di là della sua grande carriera è un uomo eccezionale. Ha provato a dedicare tutta la sua carriera alla Roma, ha ricevuto davvero tante offerte in questi anni, ma è sempre rimasto con la squadra che ama. Lui fa parte della Roma, proprio per questo non riesco a capire perché il club abbia preso questa decisione».

Una decisione presa dalla Roma…
«Io non so cosa si siano detti lui e la società, quello che so è che Daniele avrebbe giocato gratis per la Roma. De Rossi il prossimo anno sarebbe potuto essere meno importante in campo, ma sarebbe rimasto comunque fondamentale perché fa parte della storia del club. Daniele adesso si sente tradito. Poi bisogna parlare del modo in cui è stato annunciato il suo addio… Ma la proprietà è americana, nel business non c’è sentimento».

L’annuncio dell’addio di De Rossi è arrivato tramite social…
«Sì, ed è stata una cosa orribile. Meglio dirsi le cose in faccia, meglio parlare direttamente piuttosto che mandare messaggini sui social su una questione così delicata. De Rossi è un calciatore, ma soprattutto è un sentimento. Il club avrebbe dovuto avere un minimo di rispetto per un uomo che ha dato tutto per la maglia e per la città».

La seconda straziante festa per i tifosi giallorossi dopo quella di Totti nel 2017…
«Straziante non solo per i tifosi ma per tutti gli amanti del calcio. Con gli addii di Totti e De Rossi si chiude una pagina della storia della Roma. Adesso i tifosi dovranno trovare la forza di ricominciare senza le loro bandiere, ma credo meritino anche di sapere la verità sull’addio di Daniele. I tifosi meritano una risposta. Ma questo purtroppo è il metodo americano: il business è il business, a loro basta solamente chiudere il rapporto».

 


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