De Fanti: "Maitland-Niles alla Roma un'intuizione dell'estate scorsa"
È stata una delle operazioni più importanti di questo inizio di calciomercato: dall'Arsenal alla Roma, Ainsley Maitland-Niles in prestito secco fino all'estate. Un'intuizione di Tiago Pinto, il GMdella Roma l'ha portata avanti insieme all'agente del giocatore e all'intermediario Roberto De Fanti. Che da Londra racconta a tuttomercatoweb.com curiosità e retroscena della trattativa.
Quando è iniziata?
"Già in estate. Perché già allora ne abbiamo parlato con Tiago Pinto, solo che il giocatore stava cercando di capire se avesse delle possibilità di titolarità con l'Arsenal. Poi ci siamo risentiti vicini al mercato di dicembre, Ainsley ha dato il placet all'addio: vuole giocarsi in Mondiali in Qatar, avere un ruolo da protagonista. Ha 5 presenze in Nazionale e vuole conquistare un posto con Southgate".
Come è andata la trattativa?
"È stata più fluida di quel che sembra. Le difficoltà sono state tecniche di vacanze: volevamo farla per Milan-Juventus".
Ma non è stato possibile.
"La Roma e l'Arsenal sono stati perfetti nella trattativa. Averlo per la gara contro il Milan era impossibile per una questione di documentazioni, ha dovuto fare visto e permesso di soggiorno prima di poter essere tesserato. Dopo la Brexit, gli inglesi sono extracomunitari e l'iter è più lungo".
Un campionato che José Mourinho conosce bene.
"Mou ha allenato in Premier, la sua Roma ha preso diversi giocatori da lì: Mkhitaryan, con cui ha già giocato, poi Smalling, Abraham... Prendere informazioni per il mister non è stato difficile. Stanno facendo tutti bene lì, avere un giocatore che viene da una grande della Premier sembra una normale scelta vincente ora".
Non solo per quelli della Roma, peraltro.
"Faccio un altro esempio. Tomori aveva zero presenze nel Chelsea: è andato al Milan, ha tolto il posto a Romagnoli e conquistato il posto in Nazionale. È la missione che si è dato Ainsley adesso".
Tra le tecnicalità di cui parlava prima c'era anche la formula?
"Inizialmente la trattativa era impostata su un prestito con un diritto di riscatto ma per evitare il prolungamento dei rilanci e delle contrattazioni i club hanno deciso di fissare il prestito secco e di riaggiornarsi a fine stagione per valutare cosa fare da parte di entrambi".