Delrio: "Presto una legge per stadi più sicuri"
Fonte: Prima di tutto, Rai Radio 1
Graziano Delrio, Ministro per gli Affari Regionali e lo Sport, ha fatto il punto in una recente intervista sulle tematiche riguardanti i recenti provvedimenti presi in materia di discriminazione territoriale.
STADI PIU' SICURI - "Presto un colloquio con il Ministro dell'Interno per fare il punto della situazione sugli effetti che hanno avuto le misure restrittive; e un incontro con i presidenti delle squadre di calcio e gli amministratori degli stadi, per trovare delle formule che possano avviare alla soluzione del problema. Bisogna fare presto perché come avete visto dai provvedimenti recenti rischiamo di vedere svuotati gli stadi. Abbiamo bisogno di avere stadi più sicuri che consentano di godere dello spettacolo in modo differente, altrimenti gli stadi si svuoteranno sempre di più. Abbiamo bisogno di lavorare su tanti settori, non solo su quello repressivo".
IMPIANTI - "I tempi sono maturi per una legge, non solo per gli stadi, ma per l'impiantistica sportiva nel suo complesso. È stato già depositato un progetto alla Camera ma il governo stava lavorando già a una sua proposta, però abbiamo bisogno di mettere più sicurezza, modernità e innovazione nell'impiantistica".
CREDITO SPORTIVO - "È molto rilevante la piena ripresa dell'attività dell'Istituto Credito Sportivo. Pensiamo di procedere alla sua piena funzionalità al massimo entro la metà di novembre o ai primi di dicembre. Finalmente si riavrà a disposizione una banca che dovrebbe consentire una ripresa degli investimenti sull'impiantistica e che dovrebbe favorire, specialmente al sud dove ci sono le carenze maggiori, una ripresa dei cantieri".
RISORSE E DOMANDE - "Si sta proseguendo l'attività istruttoria per erogare le risorse finanziarie per l'impiantistica sportiva, con il fondo di 23 milioni di euro, per favorire la pratica a tutte le età. Abbiamo ricevuto piu' di 10mila domande e ora abbiamo chiesto la collaborazione ad altre strutture per la risposta straordinaria che abbiamo ricevuto".
ULTRAS - "La pratica sportiva non risente in maniera negativa della mancanza degli ultras nelle curve, anzi in Germania, Francia e Spagna la mancanza del tifo, cosiddetto organizzato, non ha determinato niente altro che un aumento delle presenze. Quindi bisogna rispondere in maniera molto dura alle manifestazioni di intolleranza e di razzismo, non ovviamente di ironia perché bisogna saper distinguere, ma rispondere in maniera molto seria e importante. Io ritengo assolutamente giusto che vi siano due binari e ne parlerò presto con il Ministro dell'Interno con cui ieri sera ho già iniziato a scambiare delle opinioni. Serve un controllo molto più stringente su alcune frange del tifo organizzato, che in qualche modo considerano lo stadio una zona franca di illegalità e una capacità di ridurre di molto i controlli rispetto agli utenti abituali innocui, come giovani, donne e famiglie. Di avere quindi delle politiche differenziate. È una strategia adottata da tantissimi paesi europei. L'esperienza francese ha consentito l'ingresso gratuito alle persone più lontane dagli stadi, ma ha adottato un pugno molto duro verso quei tifosi che manifestavano atteggiamenti violenti o anti sportivi. Questo è un tavolo che apriremo nei prossimi giorni con il ministro dell'Interno analizzando anche gli effetti di tutte le misure introdotte rispetto alla repressione negli stadi e agli effetti che hanno ottenuto".
RAZZISMO - "Sul razzismo e l'intolleranza nelle manifestazioni sportive, con il ministro Kyenge, abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione per combattere questo fenomeno, con l'ausilio della Lega calcio. Tutto questo ci porta in sintonia con quello che sta succedendo a livello europeo", queste le parole rilasciate al programma radiofonico Prima di tutto, su Rai Radio 1.