Di Gennaro: "Dzeko può far fare il salto di qualità alla Juventus, Milik no". AUDIO!
L'opinionista e commentatore televisivo Antonio Di Gennaro è intervenuto in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, ai microfoni di Niccolò Ceccarini.
Sull'esonero di Liverani da parte del Lecce
"La gente era contento perché c'era un progetto con il nuovo ds e Liverani che ha prodotto un buon calcio, pur con una difesa che ha concesso molti gol. Liverani l'avevano accostato a Genoa, Cagliari... Ha delle idee, e se proponi calcio è importante per la tua carriera. C'erano le basi e sembrava dovesse firmare un triennale: normale se ha avuto dei ripensamenti. Magari c'è stato qualcosa che non gli è piaciuto".
Come vedrebbe Italiano al Genoa?
"Ha proposto il miglior calcio della stagione in Serie B con lo Spezia, ed è normale che un emergente possa ambire a panchine importanti come il Genoa, che rimane piazza di grande spessore e storia".
Il PSG ha conquistato la finale con Icardi in panchina...
"Annoverano grandi campioni e talenti, in questo momento la squadra mi sembra quella. Vedo Neymar voglioso e motivato, indietreggia e vuole sempre la palla. Poi Mbappe e Di Maria che si scambiano e si inseriscono bene, sono giocatori che danno un'idea di calcio diversa. Icardi è un uomo da area di rigore, mentre il PSG lo vedo compatto anche senza un centravanti vero. Davanti ci sono tre giocatori stellari".
Sarà il Bayern l'altra finalista?
"A logica sì, ma se il Lione batte Juventus e Manchester City significa che ha qualcosa di importante. Con il lungo stop si sono potuti preparare bene: leggevo che Garcia ha fatto 2 mesi di preparazione atletica e 2 mesi di pallone. Penso però che oggi il Bayern sia superiore rispetto alla Juventus e al City. Secondo me anche al PSG, anche se vedo una squadra diversa dagli ultimi anni, più convinta in Champions. Il Bayern però ha ripreso come se non si fosse mai fermato...".
Milik e Dzeko possono davvero far fare il salto di qualità alla Juventus?
"Dzeko sì. A parte l'età, è uno dei più forti se ha motivazioni e concentrazione al massimo. Dzeko è la Roma, quando vuole giocare fa girare la squadra. Non rimane troppo: Lukaku è all'Inter, Haaland al Borussia, Lewandowski al Bayern... Di quel livello ce ne sono pochi. Milik è un buon giocatore, ma non lo vedo in una grandissima squadra, e l'ho sempre detto. Per le caratteristiche che ha può essere come Benzema al Real".
Chi può sostituire Bonaventura?
"Bakayoko non è proprio un ricambio di Bennacer, ma ci vuole un giocatore che abbia certe caratteristiche. E penso ad esempio a De Paul, giocatore totale e completo, pronto per una grande squadra".
Paqueta è un fallimento?
"L'ho visto fare tic-tac ma sostanza poco. Il Milan ormai è incanalato in dei concetti che dà Pioli: mi sembra che rispetto a Paqueta uno come De Paul valga almeno due volte, per me potrebbe giocare davvero in qualsiasi squadra, sia italiana che estera".
Questo Lipsia ricorda il suo Verona?
"Giocavamo bene, eravamo propositivi. Erano trent'anni fa, ovviamente, ma per arrivare alle semifinali significa che hanno qualcosa di importante. Purtroppo ora in Germania sono più avanti di noi".
Un nome per la Fiorentina?
"De Paul".
Però cercano un regista...
"Lì però ci sono Castrovilli e Amrabat, che possono giocare a due. De Paul ha giocato alla stra-grande anche davanti alla difesa. L'anno scorso avrebbero potuto prendere Bennacer, così come Tonali, ma gli erano stati chiesti troppi soldi. Leggo cifre anche oggi molto alte, ma conoscendo Marotta non credo sborserà 50 milioni, semplicemente perché non può valerli: deve essere un percorso progressivo, a 20 anni sei ancora pischellino come dicono a Firenze. Ci vogliono contratti intelligenti per crescere pian piano e mantenere sempre motivazioni e voglia".
Locatelli andrebbe bene per la Fiorentina?
"Sottovalutato, ma alla grande. Ha fatto un'annata strepitosa... Parlando una sera De Zerbi mi disse che era meglio a due che a tre, ed effettivamente ho visto crescita e tranquillità. In più abbina bene gioco lungo e corto, sarebbe perfetto in quel ruolo del centrocampo. Lo vedrei bene sia per il Milan che per la Fiorentina: se li prendi entrambi fai bingo".
Chi vince la finale di Europa League?
"Credo sia la finale più giusta, anche se il Man United ha fatto una mezz'ora in cui Bono ha fatto miracoli: meritavano di più. Assieme all'Inter sono stati i migliori di questo ultimo periodo. L'Inter nonostante abbia giocato più di altri arriva con una grande carica e ora si vede il lavoro di Conte. Paradossalmente dopo la sfuriata post-Atalanta è arrivata la quadratura. Con quei due davanti i difensori del Siviglia dovranno superarsi. A volte l'Europa League è sminuita, ma questa è una finale bella, forse di un livello un po' superiore".