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Di Gennaro: "Mourinho è già padrone di Roma". AUDIO!

di Marco Rossi Mercanti

L’ex centrocampista Antonio Di Gennaro, opinionista di TMW Radio, è intervenuto a Stadio Aperto dicendo la sua su vari temi, a partire dalle prestazioni delle italiane in Champions League: “Per la Juventus era un appuntamento fondamentale e l’ha superato alla grande. L’Inter è stata sfortunata perché meritava molto di più, ma credo che questa squadra potrà dire la sua sia in campionato che nel girone di Champions. Il Milan rientrava in Champions meritatamente e ha subito una squadra che è stata devastante nei primi 40 minuti, poi ci sono stati dieci minuti con due gol preparati per andare ad attaccare una difesa molto alta come quella del Liverpool; alla fine la sconfitta può essere accettata perché in previsione il Milan è una squadra che può migliorare. Il pareggio dell’Atalanta dimostra che ha sempre la capacità di recuperare il risultato e di giocare a certi ritmi. Diciamo un 6 e mezzo nel complesso”.

Per chi è più importante Juventus-Milan?
“Per la Juventus. Se dovesse perdere ci sarebbe uno svantaggio importantissimo. È uno snodo importante. Il Milan però è una squadra collaudata”.

Mourinho punta a vincere la Conference League.
“Queste coppe secondarie son sempre snobbate, mentre lui a Manchester vinse l’Europa League. Vincere un trofeo dà lustro e credo che Mou sia diventato già padrone di Roma col suo carisma. Lo adoro”.

Spalletti come vivrà l’esperienza col Napoli in Europa League?
“Anguissa è un Bakayoko più tecnico, sembrava giocasse col Napoli da sempre. L’organico è forte. Credo che Spalletti sia stato un acquisto importante dopo l’addio di Gattuso: serviva un allenatore di questo calibro ed è stato un messaggio rivolto ai giocatori per alzare l’asticella”.

Sugli esoneri di Di Francesco e Semplici.
“Sono rimasto sorpreso. C’è stato un errore di partenza, è stato sconfessato un progetto tattico dopo tre giornate. Credo che lui stesso si farà un esame dopo tre esoneri consecutivi. A Cagliari forse la società ha visto che mancava qualcosa con la squadra, ma è diverso da Verona. Reputo il Cagliari una squadra dal grande potenziale dalla metà campo in su, ma ha problemi a livello difensivo. Mazzarri dovrà lavorare su questo. Lui prima era forse l’unico a giocare con la difesa a tre, poi nel corso degli anni in tanti lo hanno seguito. Anche Tudor, visti i tanti gol subiti dal Verona, dovrà lavorare sulla fase difensiva”.

Sulla Fiorentina.
“Non può essere già un esame Genova, perché tre partite sono poche. Devono ritornare a livello di condizione giocatori determinanti come Castrovilli, ma si vede già un’intelaiatura. A Roma dopo l’1-1 Italiano ha voluto continuare a giocare a difesa alta, mentre a Bergamo non lo ha fatto e ha vinto una partita importantissima. È in trasferta che si ottiene la mentalità per raggiungere determinati risultati. Commisso ha detto che vuole arrivare nono, ma questa squadra può entrare in Europa, deve mantenere un’umiltà di fondo, con un Vlahovic ancora più forte dello scorso anno”.


Antonio Di Gennaro, opinionista Tmwradio, intervistato da Niccolò Ceccarini
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