Di Michele: "Cairo non mi fece andare alla Roma. Ho visto bene Juan Jesus e sarà la stagione di Dzeko"
Fonte: Roma TV
David Di Michele, ex attaccante dell'Udinese nato a Guidonia e attuale allenatore della Lupa Roma, ha parlato ai microfoni di Roma TV. Queste le sue parole: “Da bomber ad allenatore non è stato facile. Scelta difficile ma il passaggio è stato breve. Esperienza bella e difficile che mi permetta di ricalcare ciò che ho fatto da calciatore. Ho avuto la fortuna di giocare nell'Udinese che arrivò in Champions League e in panchina c'era Spalletti, che io stimo come persona e come allenatore. L'ho sempre detto, per me è uno degli allenatori italiani con grande carisma, personalità e mentalità di gioco, la sua dote migliore. Quando arrivò alla Roma, io anche sono stato vicino. Non erano solo voci dei giornalisti, erano fondate. Noi ci chiamavamo, mi ha detto che mi avrebbe portato in giallorosso, così è stato fino a un certo punto perché poi il bastone fra le ruote ce lo mise Cairo, presidente del Torino, il quale pensava che i granata fossero una diretta concorrente della Roma. Il sogno era quello di giocare nella Roma con Totti e De Rossi, parlavo con loro. Mi sentivo già parte della Roma. Roma-Udinese sarà difficile perché come tutte le prime partite, ognuno vorrà fare bella figura. La Roma di fronte al proprio pubblico, i bianconeri agli occhi del neo allenatore Iachini. È sempre stata una partita avvincente, sperando ci sia una vittoria della Roma. Dei nuovi mi ha colpito Juan Jesus, si è integrato bene. Dzeko potrebbe fare bene come al City. Il primo anno è di transizione e ha faticato parecchio. Quest'anno potrà levarsi tante soddisfazioni”.