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Enrico Vanzina: "Mourinho è un valore aggiunto"

di Marco Rossi Mercanti

"Mi sono impantanato nel calcio. Le fidanzate, mia moglie e tutte le donne che sono state accanto a me sanno che io sono innamorato solo di una cosa: della Roma, per cui la mia vita è una tragedia”. Così Enrico Vanzina interviene nella puntata di Fantacalcio Serie A TIM disponibile da su TimVision. "La verità – prosegue - è che io non posso giocare al fantacalcio, perché sono talmente vittimista, piagnone e innamorato della Roma che la mia squadra di fantacalcio sarebbe la Roma". E aggiunge: “In questa squadra di fantacalcio che è la Roma, però, inserirei due elementi: Spinazzola, che mi manca tanto, e Florenzi, l'unico acquisto che avrei fatto nel mese di gennaio".

Sebbene non giochi, Vanzina farebbe però un film sul fantacalcio, “prendendo spunto da La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo letto qualche anno fa. E spiega: “Lo farei su un gruppo di amici che decide di fare una squadra di 11 amici, non di 11 giocatori, e che ogni quattro anni si incontra per vedere che fine hanno fatto. E tra di loro si danno dei voti, a seconda se hanno vinto, perso, se hanno segnato, se si sono comportati bene o male. Sarebbe una bellissima storia – afferma Vanzina - una fantamicizia".

Alla domanda se è innamorato anche dell’allenatore della Roma José Mourinho, Vanzina non ha dubbi: "Si, dal primo momento. Lo trovo veramente speciale, perché mette il sentimento e le emozioni in ogni sua scelta e in ogni sua forma di esternazione. Quando ha detto di non essere un mediocre – ricorda - e che per tre anni avrebbe cercato di dimostrare ai suoi giocatori che non sono mediocri, che invece si comportano da mediocri, per me è stato formidabile. Anche la grande scenata che ha fatto dopo la partita in cui è stato squalificato – prosegue riferendosi alla partita Roma-Verona – era un segnale molto preciso alla squadra: io ci sono e ci metto la faccia”.

Per Vanzina, insomma Mourinho porta con sé “un valore aggiunto”. “Anche la curva lo ama – sottolinea - perché il calcio passa attraverso dei sentimenti che non hanno nulla a che vedere con la nazionalità dell'allenatore o la sua bravura. Nel calcio – insiste - devi saper trasmettere qualcosa di superiore e lui lo sa trasmettere, sbagliando anche". E rivolgendosi a Luigi Di Biagio, in trasmissione tra gli otto fantallenatori in gara, dice: "Chi è stato nella Roma e chi ci ha messo l'anima, per me è il mio fidanzato”.


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