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Ettore Viola: "I Friedkin stanno studiando la realtà Roma. Dzeko? Evitiamo di stressarlo"

di Marco Rossi Mercanti

Ettore Viola, figlio dell’ex presidente giallorosso Dino, ha parlato su Centro Suono Sport all’interno della trasmissione “Bar Forza Lupi”:

Ricordo di papà Dino?
“Mio padre entrò nel mondo del calcio dopo anni di preparazione, dopo tanti anni faticosi acquistò la Roma e l’obiettiva era competere con la Juventus. La Roma avrebbe potuto vincere la Coppa dei Campioni prima della Juventus, che sappiamo tutti in quale circostanza la vinse. Mio padre ha fatto tanti sacrifici per la Roma, sia fisicamente che economicamente. La Roma era il suo grande sogno come tifoso e come imprenditore. Ogni volta che vado a trovarlo al cimitero, nella tomba trovo tanti omaggi da parte dei tifosi con fiori, sciarpe e tanto altro”.

La precedente proprietà?
“Sono stati dieci anni pesanti, risultati non ce ne sono stati”.

C’è troppo distaccamento oggi?
“Vero, anche per i Friedkin entrare nel mondo del calcio in questo momento, spaventati forse da quello che è accaduto a Pallotta, sono molto presenti. Secondo me stanno studiando la realtà di Roma e dei tifosi, che non hanno ancora mai visto. Stanno studiando cosa sia il calcio a Roma perché non hanno mai avuto esperienza in tal senso, vogliono vedere cosa riescano a capire. Serve qualcuno che possa agevolare una presenza più attiva nei confronti della realtà della società Roma”.

La gestione di Dzeko?
“Sono esageratamente dalla parte di Dzeko, ogni anno è sempre sul punto di essere ceduto. Evitiamo di stressarlo, è opportuno che la società risolva quanto prima tutto questo o comunque evitare che accada. Litigi e diverbi sono sempre avvenuti, serve qualcuno che possa mediare. Fonseca e Dzeko sono stati messi in discussione, serve maggiore equilibrio”.


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