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Euro 2016, Abete: "Vi sentirete e casa vostra"

di Redazione Vocegiallorossa
Fonte: Adnkronos

«La Federazione italiana gioco calcio ha proposto la sua candidatura per ospitare il più importante evento Uefa, il campionato europeo per la prima volta a 24 squadre. Partendo dal logo, passando al motto 'vi sentirete e casa vostra' abbiamo voluto porre al centro l'Europa, le 53 federazioni che ne costituiscono l'anima, i giovani che ne sono il futuro, i campioni, giocatori e tecnici e tutti i paesi che hanno onorato il calcio italiano in questi anni e che si sono sentiti a casa». Con queste parole il presidente della Federcalcio italiana, Giancarlo Abete, ha aperto il discorso per la presentazione delle candidature a Ginevra, per ospitare gli Europei di calcio del 2016. L'Italia nel filmato di presentazione ha usato il gioco di parole 'Yourope' proprio per sottolineare questa simbiosi tra Italia ed Europa. «La nostra è una proposta di sport a uomini dello sport. Il governo ha dato tutte le garanzie. L'Italia fondatrice dell'Europa e la Figc con 112 anni di storia, si sottopongono al vostro giudizio di dirigenti sportivi», aggiunge Abete che sottolinea come sia «una proposta appoggiata da tutta l'opinione pubblica e da tutti i partiti politici. È un investimento importante in stadi, infrastrutture, trasporti ma rispettoso dei sacrifici che decine di milioni di persone stanno facendo in un momento di crisi economica. Il nostro paese lo ha capito e apprezzato la misura in cui presentiamo la proposta sostenibile nel momento storico in cui stiamo vivendo. Vi aspettiamo con le nostre 12 città candidate, con il nostro esercito di volontari, con la tradizione del nostro calcio. Chiediamo che l'Europa ci onori con la presenza di 23 formazioni nel nostro paese. Garantiamo con il nostro dossier impegno assoluto, trasparenza di comportamenti, sicurezza massima, ospitalità, una tradizione consolidata nell'organizzazione di grandi eventi calcistici. Abbiamo costruito sul lavoro -conclude Abete- e sui risultati la nostra credibilità. C'è in noi tanta passione e tanta fiducia. Parliamo con il cuore e con l'amore per il calcio, con lo stesso linguaggio non c'è differenza di lingua»


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