Fedele: "Roma-Karsdorp e Lazio-Luis Alberto? L'allenatore non è il proprietario". AUDIO!
A intervenire a Maracanà, trasmissione del pomeriggio di TMW Radio, è stato il dirigente Enrico Fedele.
Giuntoli dovrebbe cambiare magari dopo unosScudetto col Napoli? E sarebbe il profilo ideale per la Juventus?
"È un uomo di calcio, viene dalla gavetta. Oggi vedo tanti che assumono ruoli importanti che non hanno battuto i campi di terra, che capiscono il calcio e intravedono le doti del calciatore da semi-sconosciuti. Giuntoli queste cose le ha. La sua grande dote è quella di non mettersi mai contro il presidente, non è mai facile avere come interlocutore De Laurentiis. Un altro avrebbe già abbandonato, invece lui è stato molto bravo ad andare avanti. Si sta tornando al calcio di una volta, ai calciatori tecnici. Anche il Mondiale lo sta dicendo. Abbiamo preferito per anni quelli fisici, invece c'è la riscoperta dei tecnici, degli esterni d'attacco che creano superiorità numerica. Io so che lui ha un contratto lungo, merito di De Laurentiis che ha una rete di scouting incredibile. Giuntoli merita una grande società, ma il Napoli lo è".
Lazio-Luis Alberto, situazione non facile. Roma-Karsdorp, altra grana: chi ha sbagliato di più?
"Credo che l'allenatore non SIA il proprietario. Quando un allenatore vuole mettersi al di sopra dei giocatori non ha capito che chi scende in campo sono loro. Come non si può non fare giocare giocatori di talento come Luis Alberto. Esistono il giocatore indispensabile e determinante. Il calcio è dei calciatori. Luis Alberto è determinante, come Milinkovic-Savic, ma il primo per l'illuminazione, perché il calcio è tecnica".
Giuntoli bravo solo con un budget ristretto?
"Credo che in una rivoluzione del calcio, in un'idea di ricostruzione bisogna capire come ripartire, e si deve ripartire da giocatori con prospettive".