Finisce 3-3 il derby del Campidoglio: "Partita dedicata a Gabriele Sandri"
Si è concluso tre a tre il tradizionale evento “ il Derby del Campidoglio” che, come ogni anno, fa da apripista alla stracittadina che domani verrà giocata allo stadio Olimpico. Sono scesi in campo esponenti dell’Assemblea Capitolina e consiglieri dei municipi che hanno indossato le maglie della Roma e della Lazio dandosi battaglia fino all’ultimo tiro.
L’evento è iniziato con il rituale scambio delle targhe ricordo da parte dei due Club e prima del calcio d’inizio i giocatori hanno osservato un minuto di silenzio per ricordare il consigliere Massimiliano Parsi, laziale doc che, con piacere, aveva sempre partecipato alle sfide tra romanisti e laziali. Poi è iniziata la partita che è stata combattuta e tirata ma sempre leale e corretta, ma alla fine il pareggio accontenta tutti e unanimemente i due club hanno voluto dedicare questa partita a Gabriele Sandri, del quale domani ricorreranno i 5 anni dalla sua scomparsa.
"E’ stata una partita molto combattuta - ha dichiarato il Presidente dell’Assemblea Capitolina, Marco Pomarici in veste di allenatore tra le fila della Roma - Tutti sono scesi in campo con la volontà di mettercela tutta e di passare una mattinata all’insegna del divertimento. Abbiamo deciso di comune accordo di dedicare la partita a Gabriele Sandri, del quale domenica ricorreranno i cinque anni dalla scomparsa, certi che anche tutti i tifosi della Roma e della Lazio, presenti domani all’Olimpico, gli renderanno il giusto tributo”.
Foto, abbracci, sfottò a fine partita e l’immancabile "ci vediamo lunedì", ovviamente ognuno speranzoso di poter prendere in giro il proprio collega. "La politica che si divede nelle aule si è unita in campo – dichiarano Federico Rocca Presidente del Roma Club Campidoglio e Dario Rossin, per l’occasione capitano del Lazio Club Campidoglio – infatti, in campo c’erano consiglieri di diversi partiti che notoriamente si contrappongono e che invece oggi si abbracciavano e remavano tutti nella stessa direzione, ossia verso la porta avversaria, uniti dalla fede calcistica. Anche quest’anno abbiamo voluto mandare un messaggio alla città e alle tifoserie, perché il derby si può e si deve vivere in questo modo, con passione e lealtà, con agonismo e rispetto, con le immancabili prese in giro. Questo deve rappresentare la stracittadina della Capitale e, pertanto, ci auguriamo che domani vincano lo sport e il tifo e che tutta Roma possa vivere una bellissima giornata di calcio e che vinca il migliore…"