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Fiore: "La Roma sarà vogliosa di vincere, ma anche la Lazio vorrà bissare il successo dell'andata"

di Claudio Lollobrigida
Fonte: ilpagellone.it - lazionews.eu

L'ex laziale Stefano Fiore ha parlato dell'imminente derby tra i biancocelesti e i giallorossi. Ecco le sue parole.

Quattro giorni al derby: La Roma riuscirà a riscattarsi dal risultato dell’andata?
"Ci proverà senz’altro. Ma il derby è una partita che sfugge a qualsiasi pronostico possible. Anche perché se da un lato ci saranno i i giallorossi vogliosi di pareggiare il conto, dall’altro ci sarà una formazione – la Lazio – che vorrà bissare il successo dell’andata". 

Una  Roma che ha trovato in Andreazzoli nuova linfa…
"Andreazzoli ha saputo portare tranquillità e serenità anche nel modo di giocare.  Mi sembra una Roma più cauta, meno spregiudicata di quella zemaniana. Il boemo metteva in campo una squadra incontenibile, troppo spumeggiante, Aurelio ha tutta un’altra filosofia di gioco e i risultati si stanno vedendo. Ma aspettiamo le ultime partite, prima di emettere un giudizio definitivo".

E' una Lazio che nel girone di ritorno ha subito un brusco calo, estromettendosi anche dalla corsa al secondo posto…
"Un calo fisiologico, non dimentichiamoci che è l’unica italiana ancora impegnata su tre fronti. Nessuno avrebbe mai scommesso sul secondo posto della Lazio, comunque vada ha disputato una stagione molto importante e sicuramente c’è da essere soddisfatti. Ora stanno venendo fuori i valori di squadre come il  Milan e il Napoli che sono nettamente superiori già a partire dall’organico. La Lazio è riuscita a reggere bene, ma ancora le manca quel plus che hanno queste due squadre".

Non solo Roma-Lazio ma anche Andreazzoli-Petković
"Petković è la grande sorpresa  di questo Campionato. Una persona molto equilibrata che in brevissimo tempo è riuscita ad adattarsi al nostro modo di pensare  e di fare calcio. Una nota davvero lieta e positiva. Andreazzoli ha fatto ancora poche gare, ma sembra avere idee molto chiare. Saranno queste ultime partite a decidere se il suo futuro sarà ancora giallorosso".

Passano i derby ma Totti è sempre qui: sono 36 quelli da lui giocati…
"Un altro grande risultato quando molti lo davano per finito. Francesco sta dimostrando con i fatti di essere un campione che ha voglia di fare e di rimettersi sempre in discussione. Il suo lavoro è la testimonianza forse più bella. Non è il solo, ci sono altri esempi, ma lui anche per gli infortuni che ha subito è da imitare. Davvero una persona con grande spirito di sacrificio".

Cosa pensi di un suo eventuale ritorno in Nazionale?
"Manca ancora un anno, bisognerà capire come starà. È chiaro che la squadra che Prandelli sta costruendo è fatta di giovani. Il suo è un progetto che non prevede in questo momento Totti, anche se le qualità del campione non si discutono. Ripeto, dipende come ci arriverà al Mondiale".

Finiamo con un momento amarcord: un suo ricordo sui Derby disputati.
"Emozionanti anche se non ne ho mai vinto uno, mio malgrado. Ricordo con piacere il primo, finì due a due e io segnai l’uno a zero sotto la Curva Nord. Segnare in un derby è sempre speciale così come lo è farne parte, al di là di qualunque risultato", ha ricordato a ilpagellone.it.

Fiore ha rilasciato un'intervista anche a lazionews.eu, queste le sue parole:

Ciao Stefano, lunedì sera chi scende in campo da favorito?
"Credo la Lazio perché in campionato ha vinto con merito contro il Catania che è una squadra tosta mentre la Roma ha perso malamente a Palermo. Però, come sempre, il derby fa storia sé. Credo che sarà una partita combattuta e aperta".

La cocente sconfitta di Europa League quanto può influire?
"Un risultato positivo avrebbe dato un’iniezione di fiducia e il morale sarebbe stato più alto. Il derby, tuttavia, fa parte di un discorso a sé. La sconfitta contro il Fenerbahçe è arrivata in condizioni particolari e la Lazio ha delle attenutanti. Adesso bisogno buttare alle spalle l’Europa League per un attimo e pensare al derby che, oltre per il valore cittadino, ha un peso importante in ottica campionato per ottenere un piazzamento in Europa".

Come si è spiegato il calo di rendimento della Lazio nel girone di ritorno?
"Gli infortuni e le assenze sono motivi determinanti di questo calo. La Lazio ha un’ottima rosa ma se mancano giocatori importanti e fondamentali si va in difficoltà. Non tutti sono facilmente sostituibili. E’ normale che abbiamo pagato quest’assenze".

Qual è il suo giudizio su Petković?
"Ha sorpreso un po’ tutti soprattutto per il modo di porsi e di calarsi in questa realtà. Così positivo non me l’aspettavo. Per come parla e per come si pone è una persona molto competente che ha capito perfettamente dove si trova e cosa vuol dire fare l’allenatore in Italia e alla Lazio. Questo credo che sia un grande merito e sinonimo di grande intelligenza e poi ha fatto dei  risultati ottimi. Non dimentichiamo che la Lazio è l’unica ad essere italiana ancora impegnata su tutti i fronti. Pur rimanendo una buona squadra, ci sono molte squadre più attrezzate della Lazio".

Chi deciderà la stracittadina?
"Questa volta è dura perché si arriva in un momento particolare dove, al di là dei campanilismi, contano molto i tre punti. Mi aspetto una partita molto tirata e mi auguro chiaramente che possa essere decisa da un giocatore della Lazio anche se la vedo molto duro che vivrà su alcuni episodi. Più che un uomo spero che la squadra reagisca bene alla sconfitta di Europa League e che possa vincere il derby".

Quale derby ricorda con particolare piacere?
"Quello del mio primo gol. Purtroppo sbagliammo il rigore finale con Mihajlović che poteva darci la vittoria. Segnai l’1-0 sotto la Nord. Un grandissimo ricordo e una grande emozione che a distanza di tempo mi piace ricordare".

Pronostico?
"Non ci azzecco mai. Sperando di non sbagliare dico 1-1 perché mi sembra una partita molto delicata che entrambe non vorranno perdere".


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