Flavio Destro: "Perché la Roma? Per la tifoseria, per Zeman e per la filosofia di gioco"
Fonte: Te la do io Tokyo - Radio Centro Suono Sport 101.5
Flavio Destro, padre del neo-acquisto giallorosso Mattia (attaccante, classe '91), ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione "Te la do io Tokyo" in onda su Radio Centro Suono Sport 101.5. Di seguito le sue dichiarazioni:
È stata una decisione lunga per quale motivo?
"E' normale per un ragazzo che, a 21 anni, si trova inaspettatamente al primo anno di Serie A ad avere numerose richieste. E' normale che lo abbiano un po' confuso, in senso positivo".
Perché ha scelto la Roma?
"Una grande tifoseria, un grande allenatore e una squadra che vuole giocare in attacco".
Lo hai convinto te a fare l'attaccante?
"Lui se la sentiva così, gli piaceva giocare davanti e fare gol".
Il gioco di Zeman favorisce gli attaccanti, ma è basato anche su un lavoro difensivo che è fondamentale, l'anno scorso Immobile era il primo difensore...
"Chiaramente dicevo questo perché agli occhi di tutti risultano i 90 gol che ha fatto il Pescara, nel calcio di oggi se non fa il pressing il primo attaccante il calcio non esiste più. Questo Zeman lo sa fare molto bene".
Giovedì suo figlio ha fatto le visite mediche, era molto emozionato. Che impressione ha avuto lui e quali sono state le prime sensazioni?
"Sicuramente ottime, lui ha scelto entusiasta di tutto, c'eravamo stati da turisti a Roma; il grande calore della gente, il grande amore della tifoseria verso la squadra lo hanno colpito più di tutto. Il grande amore che ha la tifoseria penso sia unica".
Lo vede più come punta centrale o esterno?
"Da padre lo vedo in tutti i ruoli basta che giochi, da allenatore lo vedo più centralmente ma questa è solo una mia idea. Lui ha giocato qualche volta anche esternamente, come tutti i giovani ha piacere di giocare e la posizione la deciderà il mister".
Cosa si aspetta Mattia da questi anni?
"Si aspetta di imparare tante cose, quando vai in queste società e hai grandi campioni un giovane devi imparare il più possibile".
Buffon ha chiamato Mattia, lo hanno chiamato dei giocatori della Roma?
"Lui ha cercato di estraniarsi il più possibile, quando ha scelto lo ha fatto serenamente e con molta gioia, si è isolato da tutto quello che era il contorno".
Che impressione avete avuto dopo le parole di Preziosi?
"Ognuno può pensare quello che vuole. Noi non le abbiamo prese in considerazione".
La scelta è stata fatta solo del ragazzo o anche sua?
"Assolutamente del ragazzo, nessuno di noi ha cercato di indirizzarlo da una parte o dall'altra e ha fatto questa scelta da solo serenamente e con molto entusiasmo".
Sannino e Ferrara hanno contribuito molto alla sua crescita?
"Sicuramente, lui è cresciuto per merito di tutte le persone che gli sono state vicine e che lo hanno richiamato quando sbagliava".