Gianni Togni: "Sono legato alla Roma di Liedholm, il calcio è un fatto anche estetico"
Fonte: Roma Radio
Il cantautore e tifoso romanista Gianni Togni è intervenuto ai microfoni di Roma Radio.
Quando nasce il tuo essere tifoso per la Roma?
"Alle elementari, c'era un ragazzino che, per essere diverso dagli altri, tifava Spal. Ma noi eravamo della Roma. Della Lazio, non per denigrare, in quel periodo non se ne parlava. Ho tanti amici laziali, non lo dico per denigrare, è la verità. All'epoca si parlava della Roma".
Che tipo di tifoso sei, come vivi la tua passione?
"Ogni tanto andavo allo stadio, poi ho smesso perché il mio lavoro non mi permette più di muovermi con facilità. Non so mai quando sono libero o meno, non mi piace far buttare un biglietto a una persona per trovarsi i posti vuoti. La vivo televisivamente, la seguo per quanto posso, il gioco del calcio piace per un fatto anche estetico, mi piace il gesto, sono anche estetico da questo punto di vista, nel come viene impostato il gioco, qual è la tecnica. Per me le due più belle squadre sono quelle di Liedholm e Spalletti, anche esteticamente erano belle".
Qual è la Roma a cui sei più legato?
"Quella di Liedholm. Ricorderò sempre quando a Roma-Liverpool avevamo prenotato un ristorante dove festeggiare, ma non ci andammo. Fu un'occasione straordinaria".
Che impressione hai avuto quando la Curva Sud ha cominciato a usare Luna come coro per trascinare la squadra?
"Non lo sapevo, me l'hanno detto e da quel momento hanno cominciato a invitarmi allo stadio. Sentire la propria canzone cantata da tutto lo stadio è un'emozione molto grande".
Sei legato a un'emozione simile o vuoi prenderne le distanze?
"Non è che la odi, anzi, per fortuna ho una decina di canzoni che mi permettono di vivere tranquillamente. È il doversi fermare, sembra che il tempo si sia fermato. Mi hanno chiesto di fare una colonna sonora, mi hanno chiesto un provino a 60 anni. La loro idea è che Gianni Togni è quello, non sanno che ho scritto musical, colonne sonore, vinto premi. Così è la vita. Era un periodo in cui si ascoltavano le canzoni, la differenza è questa, non diciamo stupidaggini. Continuo a comprare dischi da tutto il mondo, ci sono dischi meravigliosi, non li sentite. Voi non ascoltate più perché con l'mp3 cambia tutto, non c'è più suono, se sento un disco lo sento su internet per capire che mi può piacere, quando arriva sul giradischi è nettamente più bello, non c'è storia. La gente non sente più musica. La qualità dipende da tutto, non è semplicemente quello che compone, ma anche chi ascolta. In quegli anni avevamo tutti un giradischi, perché non si può tornare ad averlo? Io sono anche appassionato di hi-fi, ma non è quello. Spendendo 100 euro, ascolti meglio".
Spesso nelle radio vengono proposte sempre le stesse cose...
"Ci vuole la magistratura (ride, ndr)".