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Grassani: "Scommessopoli potrebbe portare a modifiche negli organigrammi"

di Paolo Vaccaro
Fonte: Tuttomercatoweb.com

Tuttomercatoweb ha intervistato in esclusiva l'avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di diritto sportivo in Italia, per far luce sulle conseguenze che possono verificarsi a seguito dello scandalo scommesse. Queste le sue parole: 

A seguito dello scandalo sulle scommesse quanto concreto è il rischio che vi siamo retrocessioni o mancate promozioni dovute a illeciti in serie A e B?

"Io distinguerei, innanzitutto, tra Serie A e altre competizioni, quali la B e la Lega Pro, ribadendo che, per tutti, vige il principio di non colpevolezza. Il campionato di A 2010-2011, allo stato, risulta assolutamente regolare, senza alcuna prova o riscontro di inquinamento dei risultati. Nelle altre categorie, invece, ci sono evidenze che hanno indotto un Pubblico Ministero a chiedere, e un Giudice per le indagini preliminari a concederle, misure restrittive della libertà personale di 16 tesserati, ex tesserati e cittadini comuni. Detto ciò, il rischio che gli organigrammi della Serie B, della Prima e Seconda Divisione subiscano modifiche a seguito dei pronunciamenti degli organi di giustizia sportiva esiste ed è concreto. Inutile mettere la testa sotto terra e dire che non è successo niente. Sarebbe un imperdonabile errore"

Per i calciatori e i dirigenti che risultassero coinvolti potrebbero esserci sanzioni più pesanti della squalifica come la radiazione?

"Il momento storico in cui questo scandalo si colloca non consente, in alcun modo, di sottovalutare il problema o giudicare con troppa fretta o giustizialismo spinto: diamo a tutti gli indagati sportivi la possibilità di difendersi con ogni garanzia, ma se, al termine dei procedimenti, dovessero essere accertate responsabilità, ritengo che la linea da seguire sia quella della tolleranza zero. Il calcio deve ripartire, nella stagione 2011-2012, con una credibilità granitica. Inoltre, anche le istituzioni calcistiche internazionali, Uefa in testa, guardano a quello che sta succedendo in Italia con una certa preoccupazione. In ogni caso, sia che si tratti di scommesse, assolutamente vietate per qualsivoglia tesserato, sia che ci troviamo di fronte alla più grave fattispecie dell'illecito sportivo, le sanzioni saranno molto severe, in alcuni casi anche la preclusione a vita a ricoprire ruoli federali"

Come possono tutelarsi le società nei confronti dei calciatori che scommettono?

"Purtroppo, alla luce dell'attuale Codice di Giustizia Sportiva, il Club risponde dell'operato dei propri tesserati senza se e senza ma, dico questo in linea generale, considerato il tenore della norma. Ovvio che sussiste differenza tra la scommessa e l'illecito sportivo, nonché tra il comportamento del singolo che ha procurato un beneficio al club, anche laddove la società ne fosse all'oscuro, e chi invece ha "remato contro". La Commissione Disciplinare Nazionale e la Corte di Giustizia Federale dovranno fornire un'interpretazione molto delicata dell'istituto della responsabilità oggettiva e presunta perché su quella diretta non si discute"

Cioè?

"Se sono coinvolti in ipotesi di illecito sportivo i presidenti o legali rappresentanti si retrocede direttamente e automaticamente"

La giustizia sportiva riuscirà a fare le indagini e a emettere le sentenze in tempo utile per stilare i calendari della prossima stagione?

"Assolutamente sì. Lo ritengo, oltre che tecnicamente praticabile, un dovere assoluto degli organi preposti, atteso che la priorità del sistema, a mio avviso, è di dare il via ad una stagione assolutamente regolare, senza sospetti e posizioni ancora non definite al calcio di inizio. Le sanzioni in corsa minano lo svolgimento dei campionati. Meglio fare chiarezza prima ed intervenire senza indugio piuttosto che sconvolgere le classifiche durante l'annata. Gli oltre 130 punti di penalizzazione comminati alle squadre di Lega Pro ed i 9, tra Ascoli e Bologna, della stagione 2010-2011, lo testimoniano"

Secondo lei i campionati cominceranno regolarmente o le date d'inizio potrebbero subire degli slittamenti, tenendo conto che nel 2012 ci saranno gli Europei?

"Lo slittamento dell'inizio dei vari tornei sarebbe una sconfitta per tutto il calcio, per la sua efficienza e la sua immagine. Come dicevo poc'anzi, niente marce forzate o processi sommari, ma due mesi sono, a mio avviso, più che sufficienti per concludere, nel rispetto dei diritti delle parti, accusa e difesa, tutti i gradi di giudizio e chiudere questa vicenda per sempre"


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