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HOTEL PARCO DEI PRINCIPI - Termina l'incontro tra club e arbitri, presenti Fonseca, Pellegrini e Zubiria. Rizzoli: "Il fallo di mano è più complicato ora, il criterio geometrico più forte di quello dinamico". FOTO!

di Redazione Vocegiallorossa

Oggi alle 12:00 è in programma all'Hotel Parco dei Principi di Roma l'incontro tra i rappresentanti dell'Aia, della Can e delle società di Serie A. Per la società giallorossa, sono presenti Fonseca, Pellegrini e il dirigente Manolo Zubiria.

14.25 - Termina l'incontro.

14.22 - Nicola Rizzoli fa autocritica, circa gli errori che sarebbero arrivati senza il VAR. Una percentuale del circa 6%: “La statistica è alta, vuol dire che non stiamo arbitrando bene. Ma ci può stare, il regolamento è cambiato tanto. Gli errori netti sono stati dieci, uno a Genova perché non funzionava la telecamera. Ma mai errori sul fuorigioco”.

13:28 - Rizzoli cita altri tre casi - Rizzoli sul fallo di mano di Mancini in Roma-Cagliari: “L’arbitro non sa se sia fallo di mano o spalla, perché è messo di spalle. Verificano anche l’inizio dell’azione perché c’è un dubbio sul tocco di mano di Joao Pedro a inizio azione, che però non c’è. Qualcuno ha dei dubbi? Ok possiamo andare avanti”.

Sul fallo di mano di De Ligt in Juve-Inter: “Per essere chiari, se l’attaccante (Lautaro Martinez, ndr) avesse toccato la palla prima del gomito del difensore sarebbe rimasto punibile. Non ha importanza se prima venga deviata da un avversario. L’atteggiamento di De Ligt è sempre punibile”.

Su De Ligt in Juve-Bologna: “Vi hanno fatto vedere l’immagine sbagliata. A seconda della foto che si vede, si dà un’interpretazione diversa. Due prospettive cambiano il giudizio. De Ligt però tocca la palla col piede e poi con il braccio: se non l’avesse toccata sulla scivolata, sarebbe stato sicuramente rigore. L’arbitro ha perso un po’ più di tempo per vedere meglio. Abbiamo chiesto ai registi di mandare, alla fine, le immagini che noi abbiamo scelto per giudicare. Questo per essere più trasparenti”. Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

13:19 - Prosegue Rizzoli sui falli di mano: “Prima di tutto sono geometrici: posizione delle braccia e punto di contatto del pallone. Sono criteri oggettivi da analizzare. Poi ci sono criteri dinamici del movimento del giocatore. Se il braccio è lungo il corpo, non è mai punibile. È una zona di non punibilità. Per esempio in Atalanta-Udinese il fallo di mano di Ter Avest giustamente non era rigore. In caso le braccia siano sopra le spalle, è fallo. Il criterio geometrico è più forte di quello dinamico”.
Ancora Montella: “Sul fallo di mano di Bremer in Parma-Torino, il giocatore del Torino ha fatto un gesto per proteggersi, congruo”.
Risponde Rizzoli: “No, un conto che si protegge la faccia, un altro è se aumenta il volume del corpo e il gomito esce dalla sagoma”

13:10 - Ancora Rizzoli sui falli di mano - Il designatore prende in esame il rigore per la Roma per il tocco con il braccio di Callejon: “Anche in questo caso l’approccio del Napoli è stato giusto perché il capitano e basta è andato a parlare con il direttore di gara dopo che l’arbitro ha guardato l’episodio al VAR. Siamo stati poi fortunati che nessuno che interviene successivamente al rigore battuto da Kolarov sia entrato prima in area. Sennò sarebbe stato un casino”.
Interviene Montella: “Però ad esempio il 22 del Napoli (Di Lorenzo, ndr) blocca un attaccante della Roma. Se io fossi stato un calciatore giallorosso sarei stato penalizzato qualora ci fosse stata una respinta perché non mi permette di andare sul pallone”

12:52 - Rizzoli sui falli di mano - Il designatore Rizzoli prende la parola spiegando le nuove regole sui falli di mano: “I cambiamenti che sono stati fatti hanno portato il tutto a essere più complicato. Molto dell’interpretazione dipende dalla cultura personale che si ha. Si è passati dalla volontarietà al tocco. La mia sensazione, però, è che non tutti abbiano visto quanto detto a Coverciano in estate e faccio il mea culpa perché saremmo dovuti andare in ogni società a spiegare il regolamento. Siamo disponibili a ragionare e siamo qui per confrontarci. Una delle prime novità il fallo di mano in attacco. Quando un giocatore ottiene il possesso attraverso un tocco di braccio e porta a una marcatura, allora è punibile".
Rizzoli fa dei primi esempi con Napoli-Cagliari e il tocco di mano di Manolas che porta al gol: “Il comportamento dei giocatori è stato perfetto, perché viene a parlare il capitano (Callejon, ndr). Quando si segna con la mano è prevista l’ammonizione e dubito che non si sapesse. Non credo serva convincere l’arbitro che l’ammonizione non serva, ma quantomeno è fatto nel modo giusto da parte del capitano".

12:45 - Risposta di Rizzoli: 'L'IFAB ci ha imposto di usare il VAR e i due casi possibili sono o punire chi prende la palla o punire tutti. Altrimenti sarebbero da ripetere tutti".

12:40 - Parola al Lecce - Prende la parola il presidente Saverio Sticchi Damiani, rappresentante del Lecce: "Il regolamento prevede che in caso di invasione dei giocatori delle due squadre il rigore va ripetuto, senza vedere cosa succede dopo. Poi il regolamento prevede anche l’ipotesi in cui nell’area entra o un attaccante o un difendente. Il protocollo VAR che dovrebbe vedere chi si avvantaggia dell’azione si riferisce solo all’invasione dell’uno o dell’altro. Dobbiamo capirci. L’idea che invadano entrambi e il VAR punisca solo uno è una cosa che non regge”.

12:35 - Rizzoli ammette: "Lazio-Lecce, errore arbitrale". Rizzoli prende in esame Lazio-Lecce e il gol di Lapadula annullato dopo il rigore di Babacar: “Il VAR capisce subito che Lapadula è dentro e alla fine comunica che è entrato prima all’arbitro. C’è un errore di base arbitrale e non siamo qui per nasconderci. Noi chiediamo ai direttori di gara di mettersi a più di un metro dalla linea dell’area perché così si ha la percezione giusta di chi entra in area prima. Possiamo fare di più, su questo non c’è dubbio. Dei calci di rigore che avete fatto (si rivolge ai giocatori, ndr) sarebbero stati da ripetere il 99%. Preferiamo limitare i casi prendendo in esame solo i giocatori che diventano decisivi ed entrano in contatto con la palla. O rimaniamo così o puniamo tutti. Lapadula è dentro l’area, lo dice il regolamento".

12:22 - Ancora Rizzoli: "Parleremo del VAR" - “Quest’anno è stato fatto un cambiamento che va digerito e compreso del tutto. Parleremo del VAR e che viene visto come fosse presente da tanto tempo. L’IFAB lo ha introdotto solo nel 2018 e l’Italia ha deciso di partire solo un anno prima. Indubbiamente ci sono migliorie da fare. La conoscenza del regolamento e del protocollo VAR diventa fondamentale. Il VAR non nasce per eliminare gli errori. Il principio con cui è stato fatto il cambiamento delle regole è per rendere più comprensibile il gioco del calcio. Questo cambiamento non è stato portato solo dagli arbitri, ma da tutte le componenti del calcio. L’obiettivo è migliorare il comportamento e il rispetto in campo e anche fuori, aumentare il tempo effettivo di gioco e questo è successo”. Lo riporta Tuttomercatoweb.com.

12:21 - Sei punti all'ordine del giorno - L'agenda del meeting, fortemente voluto dal designatore Nicola Rizzoli, è stata pubblicata sullo schermo della sala che sta ospitando l'incontro tra arbitri, capitani e tecnici di Serie A:

- Riassunto dei cambiamenti regolamentari
- Fallo di mano e linea di intervento del VAR
- Offside e precisione del 3D technology
- Fair Play, cosa possiamo fare per migliorare
- Video Assistant Referee
- Varie

12:17 - Il designatore di Serie A Nicola Rizzoli parla così: “Questo incontro credo sia indispensabile e l’obiettivo è essere il più chiaro possibile. Tutti insieme debbano avere come obiettivo dare credibilità a uno sport che è il più seguito in Italia. L’agenda di oggi è fatta di diversi punti. Parleremo del fallo di mano e delle linee di intervento del VAR. Parleremo del fuorigioco e parleremo del rispetto reciproco”.

12:12 -  Il numero uno della FIGC Gravina apre l’incontro: “Buongiorno e grazie per aver accettato il nostro invito. Spero la giornata sia risolutiva. Vogliamo dare un contributo sotto il profilo della partecipazione. Dobbiamo essere sempre più collaborativi e partecipativi. Devono esserci dei confronti che possano seguire alla giornata di oggi. Ringrazio Nicchi e Rizzoli per aver predisposto il materiale tecnico. La Room Control di Coverciano sarà importante per il processo formativo del futuro”. Lo riporta Tuttomercatoweb.com.


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