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Iachini: "La Roma è in fase di costruzione". AUDIO!

di Marco Rossi Mercanti

Ospite di TMW Radio, durante Maracanà, è stato mister Beppe Iachini. Ecco le sue parole:

Vede una lotta a due in testa o le speranze sono ancora aperte?
"Il Napoli e il Milan hanno fatto le partenze migliori, ma anche l'Inter è partita bene, togliendo il ko con la Lazio. Il campionato è ancora molto lungo, la lotta è aperta ad altre squadre. Ci sono anche le Coppe e con tre partite a settimana il rischio è sempre dietro l'angolo. La rosa lunga, gli infortuni, saranno determinanti per le sorti di tutti. Certo, il Napoli si vede che ha qualità, Spalletti ha portato le sue idee, il Milan è ben condotta da Pioli e gioca a memoria".

Qualche allenatore o squadra l'hanno stupita?
"Dire il Napoli per il Spalletti è semplice. Fare una partenza simile vuol dire che è stato bravissimo. Vedo ancora squadre in costruzioni. Allegri è tornato in una Juventus diversa da quella che aveva, anche la Roma è in costruzione. Di sicuro queste potranno fare un girone importante. Vedo allenatori giovani che si possono mettere in evidenza. Mi ha colpito la Juventus, perché Allegri sta dimostrando ora di essere allenatore. Pensa poco all'estetica, nelle difficoltà ha cambiato modulo, ha avuto un atteggiamento diverso rispetto a prima. Mi è piaciuto Mihajlovic, che si è accorto che la squadra giocando in un certo modo prendeva troppi gol, ha cambiato e sta ottenendo risultati". 

Come giudica il nuovo modo di interpretare questo nuovo modo di costruire dal basso?
"Ci sono momenti e momenti. Sarri per esempio ha bisogno di tempo per il suo calcio. Quando subentri e trovi in una squadra timore, paura, devi anche adattarti. Voler giocare a tutti i costi dal basso può creare ancora di più difficoltà. Come idea piace anche a me giocare dal basso, ma va sempre il momento, la situazione, i giocatori che si hanno a disposizione".

Ci sono state possibilità per andare a Salerno?
"Ci sono state delle possibilità ma non sono andato. Ora vedremo".

Ha mai pensato a un'esperienza all'estero?
"Mai avrei pensato a inizio carriera di giocare con la difesa a tre, poi dipende dalle situazione che ti trovi ad affrontare e quindi si valutano certe opportunità. Mi è capitato di poter andare all'estero, ma ho deciso di rimandare. Mi piacerebbe poter fare però".

Che succede secondo lei a Genoa e Sampdoria?
"Con Ranieri la Samp ha avuto una partenza tranquilla, ma negli ultimi anni entrambe sono sempre partite piano, crescendo col passare del tempo. Il campionato è appena iniziato, magari ci sono squadre che hanno terminato il mercato solo all'ultimo, oppure c'è chi come D'Aversa che è appena arrivato nel club. Ci sono tanti fattori che contano".

Vlahovic è già da top club?
"Sicuramente sì. Ha grosse potenzialità, margini di crescita, ma è già un giocatore importante. Quando ero a Firenze lavorava molto bene, ci fermavamo con lui dopo l'allenamento per formare alcuni particolari. Lui ha grande voglia di imparare, di voler migliorare".

Come valuta il rifiuto al rinnovo con la Fiorentina?
"Il presidente Commisso è straordinario, vuole confermarlo e farà di tutto per questo, ma il ragazzo andrà in svincolo nel 2023 e i procuratori sanno cosa fare. Non so come è consigliato in realtà, perché come ragazzo è di cuore. Io gli consiglierei di rimanere, perché è una squadra in evoluzione, sta crescendo, così come la società. Commisso è ambizioso e lo è anche la piazza. Io gli consiglierei di rimanere dove può sentirsi leader".

Dybala ha la forza sia fisica che mentale per poter trascinare questa Juventus?
"Ha tutte le qualità per diventare importante. L'ho allenato da giovane, già aveva la capacità e la qualità per poter essere un attaccante importante. Nella Juventus ha avuto una partenza con dei problemi, ma la Juve può fare affidamento su di lui. E' giovane e di grande affidamento".

Cosa è successo lo scorso anno con la Fiorentina?
"Abbiamo potuto fare la preparazione insieme, poi quattro giocatori sono arrivati a fine mercato e quindi c'è stato poco tempo per lavorarci. Ci vennero poi a mancare anche elementi importanti. Abbiamo avuto problematiche e con un po' di tempo avremmo potuto fare un campionato diverso". 

Lazio-Inter, se la sarebbe presa più con Anderson o Dimarco?
"Con nessuno dei due. Anderson ha fatto quello che doveva fare. La palla ce l'aveva l'Inter, Lautaro non lo ha visto ma è andato avanti. I giocatori potevano fermarsi, ma anche no. I giocatori dell'Inter avevano tutto il modo per recuperare l'azione".


Ospiti: Massimo Brambati, Alessio Tacchinardi, Beppe Iachini: "Spalletti e Allegri hanno inciso molto. Confermo i contatti con la Salernitana. Vlahovic è da top club, gli consiglierei di rimanere alla Fiorentina. Dybala ha personalità e talento la Juve ci deve puntare e deve stare vicino alla porta. Anderson doveva continuare hanno sbagliato i giocatori dell'Inter" Antonio Di Gennaro "l'Inter non può prendere gol 2 contro 5, il resto non conta" - In studio: Alessandro Santarelli - Maracanà con Marco Piccari e Andrea Piervincenzi
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