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Il solito Mou impone la "legge del silenzio"

di Emanuele Melfi

Secondo giorno consecutivo di allenamenti a porte chiuse e senza conferenza stampa per il Real Madrid. È la 'legge del silenzio' voluta da Josè Mourinho, tecnico dei 'blancos', per difendere i suoi giocatori dalle recenti critiche dei media spagnoli, dovute principalmente ad un gioco non esaltante e ai pochi gol segnati in questi primi scampoli di stagione. Nessun allenatore nella storia del Real appare così lontano dalla stampa come lo Special One, i cui due giorni di totale silenzio sono stati decisi dopo la polemica conferenza stampa di lunedì sera, quando il tecnico di Setubal ha abbandonato i giornalisti perchè stanco delle insistenti domande sulla mancata convocazione del centrocampista Pedro Leon per la gara di Champions contro l'Auxerre. Il Real ha poi vinto la partita per 1-0, cosa che però non ha impedito la stampa iberica di criticare quasi all'unanimità il gioco espresso dalla squadra e a far continuare polemiche riguardanti l'assenza di Pedro Leon. Mourinho, che già in Italia aveva mostrato una certa insofferenza nei confronti della stampa, ha deciso quindi di chiudere le porte agli allenamenti e di impedire qualsiasi contatto tra i giocatori e gli organi di stampa, e oggi ha ripetuto nuovamente la stessa decisione.


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